Gli alpini e la casa dello sport in Emilia

L’ambizioso progetto è stato portato a termine a Rovereto sul Secchia: ci hanno lavorato 300 volontari per 25 mila ore


di Roberto Gerola


TRENTO. Oltre trecento volontari hanno lavorato gratuitamente per circa 25.000 ore per portare un aiuto concreto agli emiliani colpiti nel profondo dal terremoto del 2012. I volontari sono le penne nere della sezione Ana di Trento che si sono impegnato assieme agli «amici degli alpini», e alla Protezione civile Ana Trento. Tutti provengono dalle valli e dalle città trentine e hanno lavorato per circa due anni nella realizzazione di una struttura di aggregazione. Si tratta di una «casa dello sport» a Rovereto sulla Secchia (Comune di Novi, provincia di Modena).

«Non è stato facile - spiega il presidente Ana Trento, Maurizio Pinamonti - soprattutto perché si trattava di mettere in piedi un cantiere che da progetto prevedeva oltre 1,5 milioni di euro di spesa. Siamo riusciti, soprattutto con la nostra forza e l’aiuto di molti che in noi credevano, a contenere la spesa in poco meno di 600.000 euro. Nessuno di noi si è fatto pagare per le ore di lavoro, molti invece ci hanno aiutato con materiali, attrezzature, contributi finanziari».

L’Ana di Trento è stata l’unica Sezione in Italia che ha portato a termine un progetto così consistente, da sola preoccupandosi di tutto, dal progetto alla realizzazione, dalla parte burocratica ai rapporti con le autorità. «Si tratta di una realizzazione che ci riempie d’orgoglio, che ci dà soddisfazione - dice ancora Pinamonti - perché attraverso essa siamo consapevoli di essere stati di esempio nel trasmettere quei valori di solidarietà nei confronti di chi è in stato di bisogno, quella solidarietà che rappresenta una delle nostre caratteristiche». La “storia” della casa dello sport che sarà intitolata alla maestra Tina Ziccoli, è sostanzialmente iniziata all’indomani del terremoto che ha sconvolto l’Emilia. Un primo progetto riguardava la costruzione di una palestra. «Lo abbiamo redatto con i nostri tecnici, poi è subentrata la Regione Emilia e allora i nostri sforzi sono stati dirottati sulla casa dello sport. Anche perché in quel momento sono stati riannodati i rapporti di amicizia nati tra Rovereto sulla Secchia e gli alpini trentini nel 1969 con il dono di un pennone (di un tricolore) per farci l’alzabandiera nella scuola (protagonista appunto la maestra Tina Zuccoli, ora deceduta).

La casa dello sport e delle associazioni è annessa alla palestra. Ha una superficie di crica 600 metri quadrati distribuiti su due piani: al piano terra ospiterà il circolo della Polisportiva ed Arci, una cucina attrezzata (garantisce 400 pasti l’ora), un piccolo bar e la sede di alcune associazioni di volontariato, mentre il primo sarà adibito alla promozione di eventi pubblici, grazie a due diverse sale polivalenti (in totale 176 mq) in grado di ospitare concerti e conferenze. L’edificio è dotato di ascensore, pannelli termo solari per la produzione di acqua calda, con Boiler di 300 litri per l’accumulo dell’acqua calda; illuminazione a lampade led; tetto con copertura antisismica; finestre in legno/alluminio esterno, con vetri antisfondamento e vetrocamera, cappotto esterno da 12 centimetri; piazzale e vialetti di accesso in cubetti di porfido, giardino con panchine. Insomma non manca.

La realizzazione ha visto in prima persona la Provincia di Trento (200 mila euro) e la Cooperazione Trentina (100 mila euro ), il resto è costituito da offerte degli alpini, cittadini, enti pubblici e privati, associazioni. In questi anni molte sono state le iniziative per raccogliere fondi a partire dal Coro della Sat che sarà presente all’inaugurazione.

La cerimonia d’inaugurazione è prevista per sabato 5 e domenica 6 marzo. A Carpi, vicino a Rovereto sulla Secchie, nel locale teatro, il sabato sera si esibirà il coro della Sat, poi domenica, la cerimonia che seguirà il protocollo alpino (messa, sfilata, alzabandiera e corona al monumento) con due fanfare alpine trentine, le massime autorità provinciali e numerosi sindaci trentini, le autorità alpine trentine guidate per altro dal presidente nazionale Sebastiano Favero, e le autorità emiliane. Si calcola che una ventina pullman di alpini e sostenitori scenderanno domenica a Rovereto sulla Secchia e molti altri con le proprie auto.

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