Giunta, battaglia sulle deleghe economiche

Le vogliono sia Pd che Upt. Istruzione, per Rossi competenza strategica



TRENTO. I giorni passano e mentre lo schema per la nuova giunta pare sempre più assodato (3 assessori e la presidenza del consiglio al Pd, due assessori all’Upt, un assessore al Patt che ha già il presidente della giunta e un assessore esterno tecnico), l’attenzione di Ugo Rossi si concentra sul complicato incastro tra deleghe e nomi. Quali competenze attribuire a chi? I partiti, dopo aver alzato la voce per rivendicare ciascuno i propri spazi nell’esecutivo, hanno anche reso pubblici i propri desiderata sulle competenze. Nessuna pretesa, ripetono tutti, ma le indicazioni al presidente sono arrivate. Sulle deleghe economiche, tanto per cominciare, si concentrano le ambizioni sia del Pd che dell’Upt. I Democratici le hanno gestite negli ultimi cinque anni con Alessandro Olivi, a cui non dispiacerebbe affatto continuare ad occuparsene, magari ampliando il raggio a lavoro o turismo (ma su quest’ultimo l’Upt non ha nessuna intenzione di mollare la presa, e la competenza fa gola anche al Patt). Ma anche l’Unione, per ciò che ritiene strategico e per il profilo dei suoi eletti, ha «prenotato» economia e lavoro, così come welfare e sanità. Un’altra casella a cui Rossi presterà particolare attenzione prima di decidere a chi assegnarla è l’istruzione: capitolo che il presidente considera strategico per il Trentino, a partire dall’annunciato piano straordinario per le lingue straniere. Sarà quel che si dice un assessorato di peso. Probabile poi che Rossi decida di tenere per sè qualche competenza che considera cruciale per il suo mandato. Nelle prossime ore testerà con gli interessati e con i partiti la sua proposta di squadra e a seconda delle reazioni comincerà a dare per acquisite alcune caselle.(ch.be.)













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