Giovani, i nuovi volti della Liberazione

Il presidente dell’Anpi: «Studenti quasi al 20%, donne al 40% Da noi trovano una casa fatta di valori, ma la politica non è la nostra missione»


di Luca Marognoli


TRENTO. Partigiani del 2012, con lo zainetto sulle spalle e il tablet nel giaccone. La grande fuga dai partiti non è fuga dalla politica. Anzi. I giovani, dipinti non sempre a torto come alieni dall’impegno sociale, cercano nuovi luoghi dove esprimere la loro voglia di partecipazione. Uno di questi luoghi è l’Anpi, che sta registrando in Trentino come nel resto d’Italia una crescita esponenziale di iscritti tra gli under 20 e 30. Ragazzi e ragazze di oggi, che guardano alla lezione di vita spinta fino alle estreme conseguenze data da uomini come Mario Pasi, il partigiano “Montagna” impiccato sulle colline sopra Belluno, o da donne come Ancilla Marighetto e Florinda Menguzzato, le eroine “Ora” e “Veglia” passate per le armi a Lamon e Castel Tesino.

Solo nel neonato circolo studenti di Trento i tesserati sono un centinaio e «in provincia i giovani non ancora trentenni rappresentano il 15-20% dei 1.100 iscritti totali», spiega il presidente dell’Anpi trentina, Sandro Schmid. «Ma c’è anche un 40% di donne, dato molto bello e significativo anche perché sono le più impegnate». L’aumento è costante anche su scala nazionale dove in un anno i giovani partigiani sono cresciuti di 10 mila unità. «Il fiuto del vecchio sindacalista - continua l’ex segretario della Cgil - mi fa dire che c’è un interesse nuovo, che mancava qualche anno fa, quando eravamo nella zona più grigia dell’indifferenza».

Schmid ritorna sul clamore suscitato dalle indagini statistiche secondo cui i ragazzi delle superiori oggi non conoscono la storia del fascismo e della Resistenza. «L’ultima cosa da fare è meravigliarsi. La responsabilità non è dei ragazzi, ma nostra: la scuola non ha mai fatto i conti con la storia di quel periodo. Quando però si portano nelle classi i testimoni e si proiettano i documentari, l’attenzione è straordinaria, come se i ragazzi scoprissero dei valori nuovi». Lo scopo dell’Anpi è di «ricucire questo filo spezzato, facendone un motivo di forza per reagire a questa crisi di ideali». L’interesse dei giovani ha una spiegazione in questo senso: «Nell’Anpi forse recuperano un punto di riferimento garantito da un movimento aperto, che diventa la loro casa». Ma guai a sostituirsi ai partiti: «Sarebbe un tradire la nostra missione», chiarisce Schmid. «Quello che possiamo fare è dare uno stimolo alla loro rigenerazione».

La celebrazione del 25 aprile a Trento inizierà con la messa in memoria dei Caduti, alle 9.15 nella chiesa della Ss Annunziata, in via Belenzani; alle 10 il corteo con la deposizione delle corone in città; alle 11,  commemorazione con le autorità a Palazzo Geremia. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 23, festa e concerti in piazza Dante e Memobus; dalle 14 alle 16, nelle gallerie di Piedicastello, visite guidate gratuite alla mostra «Ritorno sul Don»; alle 20.30, al teatro Cuminetti, lo spettacolo «Commercial Street 5471 - due facce per una storia, Don Sordo e Misha», atto unico di Renzo Fracalossi. Chiusi oggi tutti i centri commerciali: Bren Center, Top Center, Big Center e Shopcenter Valsugana. Aperti alcuni supermercati come i Despar a Tione, Malè e Arco.

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