Giovanelli crede nella rimonta

Storo, tra otto giorni il ballottaggio con Turinelli: giovedì prossimo i comizi finali dei due sfidanti


di Aldo Pasquazzo


STORO. A poco più di una settimana dal ballottaggio (domenica 24 maggio). A Storo il sindaco uscente Vigilio Giovanelli sta tentando di rimontare nei confronti del suo antagonista Luca Turinelli. Un divario di quasi 10 punti: 906 voti pari al 38,32 per cento di Giovanelli contro i 1.113 pari al 47,08 di Turinelli. In circostanze come queste la differenza tra una tornata e l’altra può anche variare, anche perché Giusy Tonini del Pd (la candidata sindaco giunta terza) si è chiamata fuori da ogni ipotesi di apparentamento. Giovedì prossimo, comunque, in un gran finale i due candidati sindaci ancora in lizza si giocheranno il tutto per tutto in occasione di due comizi separati: Giovanelli all’auditorium comunale e Turinelli nella sala convegni della scuola media.

Giovanelli sa che il paese capoluogo, anche in altre circostanze, non lo ha sostenuto, ma sa altrettanto bene che le potenzialità per un possibile recupero sussistono. E quindi se le va a cercare. «Siamo cresciuti sia a Lodrone che a Darzo, mentre Storo non ha risposto come immaginavo - afferma il sindaco uscente -; mi dispiace che la gente non abbia tenuto in considerazione il lavoro realizzato nel corso di questi ultimi cinque anni. Con altri colleghi si è lavorato molto e su più fronti, e questo qualcuno proprio non lo ha capito, o meglio non lo ha tenuto in considerazione». Dallo spoglio del voto di domenica scorsa, al di là del fedelissimo Claudio Cortella con 106 preferenze e Adriano Malcotti con 138, molti candidati non hanno raccolto quanto sperato: tanto che sono proprio questi i riscontri che mancano alla conta. «A Storo paese tutto è ancora possibile», va dicendo chi in questi giorni è vicino a Giovanelli. «Il sindaco è provato e amareggiato, ma solo lui è in grado di intraprendere tra la sua gente una eventuale inversione a U», aggiungono esponenti di Crescere Insieme e Fare, i due raggruppamenti che fanno riferimento al sindaco uscente. Mario Tonina, giudicariese e consigliere provinciale legatissimo a Giovanelli, avverte: «Mi pare che stavolta abbiano prevalso dinamiche e questioni di paese. In circostanze come queste bisogna sempre e comunque rispettare il responso della gente».

«La mia gente non mi ha sostenuto come immaginavo: mi riferisco a Storo paese, dove i consensi non tornano affatto», spiegava Giovanelli nei giorni scorsi ai microfoni del Tg3 regionale. «In tanti alla vigilia del voto si dichiaravano dalla parte di Giovanelli, per poi invece approdare al fronte opposto», vanno ancora ripetendo i fedelissimi del cavaliere. Alla soglia della sua settima consiliatura (una da consigliere, l’altra all’opposizione del cugino-sindaco Olimpio Scaglia e altre quattro tra assessore, vice e sindaco), il cavaliere è comunque considerato in grado di rimontare e magari tentare pure il sorpasso. Già nel 2010 i candidati sindaci e relative coalizioni erano quattro: Settimo Scaglia con 591 voti, pari al 19,83%, Salvatore Moneghini con 619 voti che equivalevano al 20,76, Vigilio Giovanelli 854 voti (28,65%) e Mauro Ferretti con 917 voti, pari al 30,76 per cento. Due settimane dopo, in sede di ballottaggio (era il 30 maggio 2010) nel corso della sfida a due Giovanelli rimontava però tanto da ottenere 1.423 voti (52,86%), rispetto a Ferretti che si fermava a 1.269 voti pari al 47,14%. La speranza di Giovanelli è che accada ancora.

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