Gioca alle slot a 16 anni: maxi multa per il barista

La madre aveva chiesto un intervento del gestore per farlo smettere ma non aveva fatto nulla. La sanzione è di ben 6.666,66 euro


di Mara Deimichei


TRENTO. Stava giocando con una slot machine e non poteva farlo. Forse lui non lo sapeva ma il titolare del bar lo aveva visto e non poteva non capire che quel ragazzino era un minorenne. E quindi non poteva puntare denaro nella speranza di vincere qualcosa. Nemmeno quando la madre ha chiesto il suo intervento, il barista non avrebbe fatto nulla, e ora dovrà pagare. C’è stato infatti un accertamento che ha portato ad una multa di 6.666,66 euro.

Il fatto è successo nei giorni scorsi in un locale di Trento nord. All’interno c’erano alcuni clienti e alle macchinette un ragazzino. Che tentava la fortuna con un investimento di 50 euro. Nessuno gli ha detto nulla, ma la legge prevede che particolari videopoker non possano essere utilizzati dai minorenni. E lui di anni ne ha solo 16. Era impegnato a giocare con i tasti e le lucette colorate e forse non ci ha neppure pensato che lui lì non ci poteva stare. E nessuno glielo ha detto. Fino a quando non è arrivata la madre che ha chiesto anche al barista di farlo smettere visto che quello che stava facendo, fra l’altro, non era permesso dalla legge. L’uomo però non avrebbe mosso un muscolo come se la cosa lo lasciasse indifferente o come se fosse un fatto lecito. Ma così non era. Ed è partita la verifica.

Sono stati fatti degli accertamenti che hanno portato - a distanza di qualche giorno dal fatto - ad una sanzione da oltre seimila euro. E non è detto che sia finita qui. La legge prevede anche la possibilità che, in caso siano accertate delle violazioni di questo genere, si possa arrivare anche alla chiusura del locale per un lasso di tempo che può andare dal mese ai tre mesi.

Ora la parola passa al gestore del locale pubblico che dovrà difendersi da ciò di cui viene accusato e che dovrà anche fornire una sua versione dei fatti. La storia quindi non è ancora finita. Resta il fatto che la tematica legata al gioco d’azzardo via slot machine, videopoker e via dicendo sta diventando sempre di più una questione di carte bollate. Del tema se ne occuperanno a breve anche i giudici del tribunale amministrativo regionale cui ha «bussato» l’avvocato Michele Busetti con un primo (ma non ultimo) ricorso presentato per conto di Euromatic contro la delibera del comune di Moena in materia di videopoker, appunto. Si tratta, come detto, solo del primo ricorso ma altri ne seguiranno contro delibera simili assunte da altre municipalità della provincia nell’ultimo periodo. Staremo a vedere cosa succederò.

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