Giallo di Dasindo, l’amico arrestato per omicidio

Il moldavo, già in carcere per furto d’auto, è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare



TRENTO. Omicidio volontario: questa l’accusa formulata dalla procura di Trento nei confronti di Evghenii Paraschiv, il moldavo di 25 anni coinvolto nella morte del connazionale Nichita Nicolae, di 22 anni, accoltellato lo scorso fine settimana nei pressi di Dasindo, frazione di Comano Terme, durante una cena all’aperto. Il moldavo, già in carcere perché accusato del furto di un’auto, è stato raggiunto questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare emessa a seguito delle indagini dei carabinieri.

All’origine dell’accoltellamento di Nichita Nicolae, il moldavo morto a Dasindo durante una festa fra connazionali, c’è stato un diverbio scoppiato per futili motivi fra tre degli 11 moldavi partecipanti alla grigliata, tutti alterati dall’alcol. Lo hanno reso noto i carabinieri in conferenza stampa. Secondo «convergenti testimonianze», Paraschiv, macellaio di professione, è stato visto con in mano un lungo coltello da cucina dirigersi verso l’amico Nicolae. «Perchè mi rovinate la festa», avrebbe detto il macellaio alludendo alla festa di compleanno che gli amici avevano organizzato, prima che l’amico crollasse a terra colpito da un fendente al fegato, risultato poi fatale. Da subito, sottolineano gli investigatori, erano evidenti le contraddizioni nella versione fornita dal macellaio e da altri connazionali che parlavano di «autoferimento accidentale». Da quanto ricostruito dai carabinieri, dopo l’accoltellamento Paraschiv ha caricato l’amico su un’auto, risultata rubata a Piacenza, e lo ha accompagnato nella vicina strada provinciale, da dove sono stati poi chiamati i soccorsi.













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