Gay Pride, non solo sfilata: due mesi di feste e iniziative 

Presentato ieri il fitto programma che sfocerà nella manifestazione del 9 giugno L’arcigay: «Qualcuno forse non capisce l’importanza di sentire vicine le istituzioni»


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Sebbene manchino quasi due mesi alla sfilata per le strade di Trento ormai il Dolomiti Pride è già iniziato. E’ iniziato lo scorso sabato sera, con una festa alla discoteca “Papafico” di Trento Nord, è proseguito con la proiezione di The Constitution, film croato del 2016, presso il teatro San Marco ieri sera e continuerà oggi, a partire dalle 20.30 presso la Fondazione Caritro di via Calepina con “Vederne di tutti i colori”: una conferenza incentrata sul tema dei migranti e rifugiati LGBTI. Perché il Dolomiti Pride non è solo la sfilata del 9 giugno, ma anche tanti incontri, conferenze, mostre, cineforum, spettacoli teatrali e feste, che in questi due mesi accompagneranno l’avvicinamento all’evento che tanto ha fatto, fa e farà discutere. Quella sfilata divenuta affare di stato dopo il controverso «no» di Ugo Rossi per il patrocinio. Lo stesso patrocinio che è invece arrivato, con tanto di auguri, dalla Provincia di Bolzano, ma anche dalla città di Bolzano, da quella di Merano e dal Comune di Trento. Ed è proprio nella sede rappresentativa comunale, quel palazzo Geremia a due passi dal Duomo, che ieri gli organizzatori del Dolomiti Pride, alla presenza dell’assessore comunale Andrea Robol e dell’assessora provinciale Sara Ferrari, hanno presentato il calendario degli eventi che si susseguiranno da qui al 9 giugno, nonché un breve fumetto dedicato alla manifestazione realizzato dall’illustratore Flavio Rosati con il contributo di Erickson.

E’ stato l’assessore Robol a “rompere il ghiaccio”, presentando gli ospiti e prendendo una posizione decisa sul patrocinio che il Comune di Trento ha dato alla manifestazione: “Stupisce che c’è chi in questa comunità lo veda in maniera negativa, non mi riferisco solo alle istituzioni, non mi riferisco solo a determinati partiti politici”.

“E’ importante che questa battaglia si conduca anche insieme alle istituzioni –ha poi sottolineato il presidente del direttivo di Arcigay del Trentino Paolo Zanella, ringraziando l’assessora Ferrari per la sua presenza - quest’importanza a volte, da alcuni, viene messa in discussione rispetto ad una battaglia per la libertà che potrebbe essere condotta in solitaria. Per noi invece è importante che le istituzioni, in qualche modo, prendano posizione rispetto a questo e l’assessorato dell’assessore Ferrari lo ha fatto, così come quello dell’assessore Robol ed il Comune di Trento così come altre istituzioni”.

Zanella, affiancato dalla vicepresidente dell’unione Centaurus di Bolzano e da una rappresentante di AGedO (Associazione Genitori di Omosessuali), ha presentato poi il fitto calendario di eventi, disponibile sul sito del Dolomiti Pride, che avranno luogo nelle prossime settimane non solo a Trento, ma in tutto il Trentino-Alto Adige.

“L’assessorato alle pari opportunità della Provincia ha sempre sostenuto negli anni l’iniziativa “Liberi di essere” – ha ribadito l’assessora Ferrari - quindi senza alcun dubbio anche quest’anno non poteva non sostenere l’iniziativa del Dolomiti Pride”. L’assessorato alle pari opportunità sosterrà finanziariamente infatti alcuni degli eventi programmati da qui fino al 9 giugno, tra cui la conferenza “Chiesa e omosessualità”: un approfondimento sull’esperienza anglicana e le prospettive cristiane in merito.













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