Gardolo: rifiuti e scarsa illuminazione

Ma c’è anche la notizia positiva: la roggia che è stata ripulita in una notte dai giovani del quartiere


di Sara Marcolla


TRENTO. Da Spini a Roncafort, da Melta a Gardolo, nel sobborgo a nord di Trento non mancano vie e strade sporche, poco illuminate, lasciate in uno stato di abbandono.

Prosegue quindi in direzione nord il nostro viaggio tra i luoghi del degrado in città e nelle circoscrizioni. Oggi è la volta del sobborgo di Gardolo, uno dei più estesi della Comune di Trento, che comprende varie frazioni. Assieme al presidente della circoscrizione Corrado Paolazzi abbiamo fatto un punto della situazione sulle strade e sulle zone del sobborgo più problematiche, quelle lasciate «un po’abbandonate a sé stesse, magari poco illuminate o dove si trovano spesso rifiuti e immondizie».

Periferie. Partiamo dal centro di Gardolo. «In via Aeroporto subito dopo il sottopassaggio c’è un’area dove spesso si trovano immondizie. Non propriamente sacchi della spazzatura, ma lattine e sporcizia di vario genero. E’ un’area un po’ lasciata a sé stessa. Servirebbe un costante lavoro di pulizia e di manutenzione». Stessa sorte viene condivisa dalla la zona che si trova nella parte finale di via Caneppele a Roncafort, al capolinea dell’autobus. «Dal punto di vista ambientale quell’area è abbandonata – commenta Paolazzi. - Ci sono giunte varie segnalazioni da parte degli abitanti e più volte abbiamo messo in luce la necessità di un intervento di riqualificazione. Siamo consapevoli che la crisi ha ridotto il budget dell’amministrazione pubblica. Forse sarebbe più utile una sensibilizzazione dei cittadini, nel senso che le persone, magari uno famiglia o un gruppo di abitanti, potrebbero assumersi il compito di prendersi cura di un pezzettino del nostro territorio. In questo modo potrebbero monitorare continuamente lo stato di questo pezzo di territorio».

Non solo strade degradate ma anche scarsità di illuminazione. Di questo soffrono alcune vie del sobborgo. «A Spini di Gardolo – prosegue il presidente Paolazzi - nella parte finale di via Monaco mancano punti luce». Stessa situazione a Melta nel parcheggio a sud del parco.

«Chiediamo inoltre da tempo che venga illuminato il ponte sul torrente Avisio che collega Gardolo a Lavis. Passano persone e auto soprattutto al mattino. Naturalmente la competenza di installare i punti luce è divisa tra il comune di Trento e quello di Lavis». Buone notizie (perché è bene sottolineare che ci sono anche queste), invece, sulla Roggia di Gardolo, il rio che attraversa il paese che fino a qualche tempo fa era zona di degrado, con ratti, erbacce e immondizia che regnavano sovrani. Lo stato di degrado della zona proprio in centro al paese era stato denunciato ripetutamente dagli abitanti. Problema risolto.

Ì cartelli. «Una mattina ci siamo svegliati – spiega Paolazzi – e abbiamo scoperto che la Roggia era stata pulita. Un cartello annunciava: “Bastava così poco. Bentornata Roggia” ed era firmato dai zoveni. Dimostrazione che è stata un’azione spontanea da parte di un gruppo di giovani. Torno dunque a dire che forse sarebbe necessario sensibilizzare i cittadini alla pulizia e alla manutenzione del territorio».

Dunque il viaggio a Gardolo si conclude con una notizia positiva. Domani affronteremo la situazione di un’altra zona della città per capire quali sono i punti più problematici.

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