disoccupazione

Garanzia giovani, l’«assalto» dei 3000

Tantissimi i ragazzi (tra i 15 e i 29 anni) che in Trentino si sono iscritti al piano del governo per trovare un’occupazione


Luca Petermaier


TRENTO. La "fame" di lavoro tra i giovani è forte anche in Trentino, come testimoniano i dati sulla disoccupazione giovanile nella nostra provincia: nel 2013 poco meno del 24%, un livello allarmante. Ma la fame di lavoro la si può leggere da vari indicatori. Dai dati, appunto. Ma anche - per esempio - dall'esercito di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che in Trentino si sono iscritti alla "garanzia giovani", il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Piano fortemente sponsorizzato dal governo Renzi che ne ha fatto quasi una bandiera. In Italia è un mezzo flop, soprattutto a causa della disorganizzazione e dei ritardi della pubblica amministrazione. Non così in Trentino, dove i centri per l'impiego sono stati inondati di richieste: oltre 3000 fino ad oggi. Finora i centri per l'impiego hanno visto e selezionato quasi 600 persone e molte altre sono in lista per avere il primo contatto con i funzionari.

Un piano, la Garanzia giovani, sul quale la Provincia di Trento ha creduto molto da subito. Dal primo maggio ad oggi è stata data piena sostanza alla cornice indicata dal governo e così - diversamente da altre regioni - in Trentino i giovani disoccupati hanno potuto contare su un'organizzazione che funziona e che è pronta a partire sul serio.

Finita la fase della selezione, infatti, nei prossimi giorni sarà pubblicato e assegnato il bando per l'organizzazione di tirocini, corsi di formazione e degli altri percorsi previsti dal piano nazionale. Chi se lo aggiudicherà dovrà prendere in carico e accompagnare i giovani disoccupati nei vari percorsi di formazione, ricevendo un bonus variabile qualora il candidato trovi un'occupazione.

Dei 3000 giovani disoccupati che si sono finora iscritti in Trentino, il 58% è maschio e il 42% è femmina. Il dato parla chiaro e spiega una tendenza diffusa anche nel nostro territorio: ci sono più donne disoccupate, ma sono proprio le donne che aderiscono meno, in genere, ai percorsi di formazione e ricollocamento. La suddivisione per fasce di età vede un 7% di iscrizioni tra i 15 e i 18 anni, un 45% tra i 19 e i 24 anni e un 48% nella fascia più alta prevista dal piano, quella dai 25 ai 29 anni.

Ma come funziona questa “garanzia giovani”? Sono previsti quattro percorsi possibili per i ragazzi che aderiscono. Il primo è quello dei tirocini (il più gettonato in Trentino, lo ha scelto il 55% dei giovani). Ci sono poi la formazione professionale (scelta dal 12%), l'apprendistato di base (4%) e il servizio civile che in Trentino ha raccolto una percentuale molto alta di indicazioni, il 14%. Infine un 15% degli iscritti non ha saputo scegliere alcun percorso tra quelli proposti.

 













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