Furti, in Trentino i ladri preferiscono le «slot»

Ma il bilancio dei carabinieri è positivo: i reati sono in netto calo


Paolo Tagliente


TRENTO. Aumentano i reati compiuti dagli italiani e la diffusione delle droghe sintetiche. Sono questi i due aspetti che saltano più all'occhio dando una scorsa ai dati sull'attività svolta nell'ultimo anno dai carabinieri del Comando provinciale di Trento. A illustrarli, ieri mattina, alla vigilia della festa per 197º della fondazione dell'Arma, c'era il colonnello Fausto Rossi. Il dato più importante, però, è quella anche più positivo: rispetto ai dodici mesi precedenti, in cui s'era già registrato un sensibile calo dei reati, tra il giugno dello scorso anno e il maggio scorso la flessione è stata ancora più marcata. Gli uomini della Benemerita, infatti, hanno perseguito 12.220 reati, contro i 13.300 dell'anno precedente, scoprendone i responsabili in 2.232 casi. Una mole di lavoro notevole se si considera che i carabinieri sono stati chiamati ad operare sull'85,5 per cento dei delitti denunciati in tutto il Trentino, che sono stati 14.361. Gli arresti sono stati 410, di cui 142 per droga, le denunce 3.026. Degli arrestati la percentuale di italiani è del 55 per cento (l'anno precedente erano stati il 48 per cento) e sale anche la percentuale dei connazionali denunciati che è del 71 per cento, il 2 per cento in più. Il colonnello Rossi ha anche fornito dei dati riferiti all'attività compiuta dal primo gennaio di quest'anno e, quindi, non confrontabile ai dati riferiti all'anno precedente. Fino ad ora, le rapine sono state 19, di cui 14 scoperte (nel 2010 erano state 37 e 18 quelle scoperte). In questi primi mesi dell'anno i furti sono stati 2.422 (nel 2010 6.621). In calo sono anche i reati predatori - furti in abitazioni, negozi, di cicli e motocicli, su auto, scippi e furti con destrezza - fatta eccezione per i colpi messi a segno ai danni di slot-machine messi a segno a raffica un po' in tutta provincia. Per quanto riguarda le sostanze stupefacenti sequestrate, invece, prevale sempre l'hashish con 6 chili e 600 grammi, ma sono in aumento anfetamine, Lsd e altre droghe sintetiche che nel computo totale sono passate da circa il 4 per cento al 18. Preoccupa il numero dei tossicodipendenti morti per overdose rilevati dai carabinieri: in questi cinque mesi sono stati ben tre. Un dato inquietante se si considera che nel 2009 e nel 2010 non era stato registrato nessun decesso. Sul fronte suicidi, in questo primo scampolo di 2011 ne sono stati registrati 20 (tre solo nelle ultime ore) e 12 i tentativi. L'anno scorso, le persone che si sono tolte la vita sono state 42 mentre 24 non sono riuscite a mettere in atto l'insano gesto. Intensa anche l'attività degli specialisti dell'Amra come i militari del Nas e del Noe: il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità ha compiuto 1768 ispezioni, ha sequestrato 4 strutture, 5.244 chili di prodotti e 46.874 confezioni per un controvalore complessivo di 1 milione 300 mila euro. Il Nucleo Operativo Ecologico, invece, ha segnalato 108 persone, accertato 232 infrazioni (133 penali, 99 amministrative) compiuto 163 controlli e 17 sequestri per un controvalore di 3 milioni e 200 mila euro. Circa l'attività preventiva, i pattugliamenti di centri abitati e perlustrazioni del territorio sono stati complessivamente 43.153, gli interventi di soccorso 2.973 e 19.525 sono state le chiamate al "112" complessivamente alle centrali operative delle sei compagnie della provincia: oltre a quella di Trento ci sono Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Riva del Garda e Rovereto. «Le chiamate alle nostre centrali - ha spiegato il colonnello Rossi - sono sempre più frequenti, anche da parte dei turisti stranieri, dal momento che in tutta Europa il 112 è il numero unico a cui rivolgersi in caso d'emergenza. A breve lo sarà anche in Italia e, proprio per questo, alcuni telefoni cellulari di ultima generazione sono programmati per comporre automaticamente il numero delle nostre centrali, dove poi gli operatori in servizio smistano la chiamata a seconda della tipologia di emergenza». L'Arma s'è mossa anche nei confronti dei più giovani, per essere vicina ai cittadini di domani: 103 sono state le conferenze nelle scuole a cui hanno partecipato complessivamente 4900 studenti. Ventuno sono state, inoltre, le visite di scolaresche presso caserme dei carabinieri.

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