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Furti in calo a Trento con i controlli rafforzati

Il bilancio del questore: «Lavoriamo per prevenire i reati». E sugli anarchici: «Sono cresciuti qui e sono stati tollerati»



TRENTO. Si toglie qualche sassolino dalle scarpe il questore Massimo D’Ambrosio. L’occasione è la presentazione di quanto successo nel 2015 a livello di criminalità e ordine pubblico. E quindi, sottolineando come i dati dimostrino che la città (ma pure la provincia) sia meno preda di reati rispetto all’anno passato, risponde anche alle domande sugli anarchici spiegando che «non solo la mia priorità, ma sono certamente una delle situazioni che hanno la nostra attenzione». E li descrive come «figli anche della Trento bene che sono nati, cresciuti e tollerati in questa realtà e che hanno una forte presunzione di innocenza. Sia chiaro: io credo fortemente che ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie idee e il proprio dissenso, ma non tollero atti di violenza e di prevaricazione».

Anarchici a parte, ecco il commento del questore sui dati. «Il bilancio è senz'altro positivo, con un calo di reati in linea generale ma soprattutto con riferimento al fenomeno, molto sentito, dei furti in appartamento. Allo stesso tempo c'è molta attenzione verso il controllo del territorio, abbiamo ripreso ad effettuare posti di blocco, cosa che non si faceva da un po’ di tempo e che sta dando buoni risultati. Anche se, mi rendo conto, con qualche disagio legato al traffico. Vogliamo però mantenere alta la qualità della vita della città di Trento, della quale io stesso ora ho preso la residenza, e anche dimostrare che chiunque svolge attività illecite non può circolare tranquillamente. Noi cerchiamo di porre in essere tutte le attività possibili - ha detto - ma ci rendiamo conto che ciascuno percepisce la sicurezza in maniera soggettiva. E quindi anche quando dico che i dati relativi in furto sono in calo, non dimentico il sentimento di violenza che si trova davanti ad un furto che ci tocca personalmente. Non posso dire che voglio portare a zero il numero di furti - ha concluso - ma posso garantire che stiamo facendo il possibile per prevenire tutti i reati. Furti compresi».

Ma ecco un po’ di numeri (che raccolgono i dati di tutte le forze dell’ordine). Calano dunque i reati: sono 16.916 contro i 19.036 del 2014. Calano anche i furti: in tutta la provincia ne sono stati denunciati 9253 nel 2015 (erano 9759 nel 2014), mentre nella sola città capoluogo sono stati 3563 (3754 nel 2014). Nel dettaglio, i furti in abitazione in tutta la provincia sono passati dai 1840 casi del 2014 ai 1438 del 2015, mentre a Trento città ne sono stati riscontrati 104 casi contro i 128 del 2014. Parlando invece della sola attività della Polizia di Stato, sono state 22.920 le chiamate ricevute dal 113 e sono stati effettuati 42 avvisi orali e 194 ammonimenti ad altrettanti soggetti, di cui 126 casi per violenza domestica e 28 per stalking. Importante anche l'attività di ordine pubblico, dovuta ai tre sgomberi. Intensa è stata anche l'attività dei reparti di prevenzione crimine per il contrasto della microcriminalità e dello spaccio, soprattutto nella zona di piazza Dante e piazza Santa Maria Maggiore, dove sono state arrestate 12 persone, 91 indagate e 5594 identificate.













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