Fungaiolo punto da uno sciame di calabroni

L’uomo è stato trasportato dall’elicottero in gravi condizioni all’ospedale, poi è migliorato



TRENTO. Se l’è vista davvero brutta, un cercatore di funghi vicentino di 40 anni che ieri era salito fino al rifugio Barricata, nella zona del Vezzena. L’uomo è stato circondato da un vero e proprio sciame di calabroni e ha subito decine di punture, ieri mattina poco prima di mezzogiorno. In un primo tempo, l’uomo sembrava molto grave. E’ stato soccorso però non sembrava migliorare. Per questo motivo, la centrale del 118 ha deciso di inviare sul posto l’elicottero del 118. L’uomo è stato curato e stabilizzato dal personale di bordo e poi portato all’ospedale di Trento. E’ stato trattato nuovamente e le sue condizioni sono ulteriormente migliorate. Dopo alcune ore, l’uomo è stato ricoverato in osservazione breve. Già questa mattina potrà lasciare l’ospedale. Era allergico alle punture da insetto e ha aveva subito un grave choc anafilattico. Per fortuna è stato soccorso con tempestività. Proprio grazie alla velocità dell’intervento di soccorso, l’uomo si è salvato. Poi è migliorato nel corso delle ore, come spesso accade in questi casi.

In questa stagione sono molti i casi del genere. Gli choc anafilattici causati da punture di insetti, calabroni, ma anche api e vespe, sono decine.

Nel caso in questione c’era molta preoccupazione perché l’uomo aveva subito decine di punture. In questa situazione, la sostanza che provoca lo choc, entra in circolo più velocemente e questo, nei soggetti allergici, provoca lo choc. La reazione allergica più grave subentra entro le prime 4 o 6 ore dalle punture.

Se è possibile, mentre si attende il trasporto del soggetto in ospedale, sarebbe opportuno riuscire ad estrarre il pungiglione dalla sede di puntura in quanto è collegato ad una sacca del veleno che, anche una volta strappato dal corpo dell’insetto, continua a pompare veleno.













Scuola & Ricerca

In primo piano