Funerali sinti, è polemica L’Upt: come i Casamonica

Pipinato e Filippi all’attacco: «Intollerabile». Critiche anche da Borga, M5S e Lega I Servizi funerari: «In città cortei vietati». Il sindaco in difesa: «Decide il questore»



TRENTO. Sinti e Comune nel mirino dei partiti dopo il funerale di Armando Held, che martedì pomeriggio ha attirato in città 500 persone giunte da tutta Italia per dire addio al 52enne deceduto in un incidente stradale alla Vela, mentre sabato in sella ad uno scooter cercava di seminare l’auto di una donna alla quale aveva strappato di mano la borsetta. «Trento non è Roma e gli Held non sono i Casamonica», affermano Fabio Pipinato e Carlo Filippi, presidente e coordinatore cittadino dell’Upt. «Abbiamo assistito, casualmente, al funerale di Armando Held al di fuori della Chiesa di San Giuseppe in Trento. Pur nel rispetto della cultura Sinti siamo sconcertati nell’aver visto capibanda con la bottiglia in mano dettare condizioni alla polizia municipale che voleva far scorrere il traffico e gli autobus in via Veneto. Intollerabile».

Protesta anche il consigliere della Civica Trentina, Rodolfo Borga, secondo il quale il modello d’integrazione fino ad ora seguito ha avuto «risultati fallimentari» e serve un cambio di rotta. «Chi ha assistito all’evento - aggiunge - ha visto la polizia municipale costretta a subire le pretese di individui arroganti che, bottiglia in mano, dettavano legge. Il traffico bloccato per un’ora, cittadini sconcertati per il clima che si è venuto a creare, che di fatto ha rappresentato il cedimento del Comune di fronte alle pretese di una minoranza arrogante. Anche da queste, apparentemente piccole, ma in realtà assai significative, cose bisogna iniziare a cambiare».

Pioggia di critiche dai consiglieri comunali del M5S Andrea Maschio, Marco Santini e Paolo Negroni: «Ci domandiamo come sia stato possibile che il funerale si svolgesse in tale modo pur sapendo in anticipo data e luogo del funerale». Tra le richieste al sindaco: «se siano state comminate sanzioni in relazione a blocco del traffico ed occupazione suolo pubblico; se siano state richieste autorizzazioni; in caso contrario per quale motivo siamo costretti a chiedere l’autorizzazione per l'installazione di gazebo o addirittura il mercato dei gaudenti e del giovedi debbano pagare per avere le autorizzazioni necessarie».

Il sindaco Alessandro Andreatta, da noi interpellato, si limita a dire: «So che per garantire l’ordine pubblico era stato coinvolto il questore che avrebbe deciso come intervenire in modo che l’evento si svolgesse senza creare problemi». Mentre Carmelo Passalacqua, dirigente dei servizi funerali, informa che «i cortei in città non sono previsti, solo nei sobborghi. Lo dice il regolamento di polizia mortuaria».

Oltre che sui disagi per il traffico di auto e mezzi pubblici («una quindicina di autobus fermi in fila indiana«) la Lega Nord critica le bottiglie di birra e di champagne portate in chiesa. «La comunità Sinta ha avuto un atteggiamento irrispettoso e sfrontato - dice il segretario, Maurizio Fugatti - per dare l’ultimo saluto ad un suo membro, che non può certo essere visto come un simbolo di “moralità e legalità”».

Di parere diverso Elisabetta Bozzarelli, del Pd, da noi consultata. «Il tema è l'integrazione all'interno della comunità ospitante. Credo alle microaree: preferisco luoghi con regole precise a luoghi abusivi dove ognuno fa quel che vuole». Quanto al blocco del traffico e ad eventuali comportamenti scorretti tenuti da alcuni nei confronti dei vigili, niente sconti: «Siamo tutti uguali e chi non rispetta le regole va sanzionato».(l.m.)













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