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Fugatti, Divina e Valduga: gli sberleffi sui cartelloni sono con la “par condicio”

I soliti ignoti hanno preso di mira le effigi dei principali candidati presidente, proprio di fronte al Consorzio dei Comuni



TRENTO. Capita spesso che le “grandi facce” dei candidati alle elezioni che campeggiano sui cartelloni pubblicitari, siano esse a livello locale ma non solo, diventino bersaglio dei vandali armati di bombolette spray. Troppo forte, probabilmente, la tentazione per chi vuol fare sberleffo – rischiando le meritate sanzioni – del politico di turno.

Chi è del mestiere lo deve mettere in conto, seppure sia comprensibilmente poco gradevole vedere la propria effigie sfregiata dai soliti ignoti. Ebbene, udite udite, è successo anche stavolta a Trento. Non in un luogo decentrato, ma proprio di fronte alla sede del Consorzio dei comuni, e a un passo da quelle dei gruppi consigliari, in via Torre Verde.

Gesto deprecabile e questo non è in discussione. Apprezzabile è tuttavia, se così si può dire, che l’imbrattatore abbia applicato la par condicio. Proprio così: ognuno dei tre principali leader ha avuto la sua dose. E così Fugatti si è visto appiccicare dei baffetti hitleriani, Divina le classicissime corna e Valduga un epiteto poco lusinghiero.

Facile immaginare che l’opera dell’imbrattatore non resti a lungo “in esposizione”. Ma anche questa è una cosa che non tanto i candidati, quanto stavolta i “leoni della bomboletta”, devono mettere in conto. (l.m.)













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