La polemica

Fresu a Folgaria, compenso di 36.600 euro

Sul «Silenzio» del musicista e gli attacchi di «Libero» interviene il Governo: la somma si riferisce al concerto e alla direzione artistica



TRENTO. Ventimila euro al minuto, così aveva calcolato Libero il costo del concerto di Paolo Fresu a Folgaria. Ma per il Governo i conti del quotidiano sono sbagliati. E replica, attraverso l’ufficio stampa della struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale. «In merito alle notizie pubblicate sul sito del quotidiano Libero, a firma del giornalista Franco Bechis, si precisa che l’evento finanziato dal governo per ricordare l’ultimo giorno di pace prima dello scoppio della Grande guerra è stato un concerto di 90 minuti dal titolo “Silenzio, si muore”.

L’esibizione, che si è svolta il 27 luglio 2014 sull’Altopiano di Folgaria, è stata aperta con il “Silenzio” suonato dal trombettista Paolo Fresu, il quale ha poi proseguito con altri brani degli anni del primo conflitto mondiale, riarrangiati, selezionati ed eseguiti insieme con il musicista Daniele Di Bonaventura. Il totale dell’importo liquidato (36.600 euro, iva inclusa) comprende anche la direzione artistica dell’intero progetto internazionale “Il Silenzio” che ha visto coinvolti, su proposta dell’Italia, altri 16 Paesi: Albania, Australia, Brasile, Bulgaria, Costa Rica, Grecia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Stati Uniti, Ungheria. Quello stesso giorno, trombettisti delle Nazioni allora belligeranti hanno suonato la stessa musica nei luoghi storicamente più significativi, in un ricordo corale delle vittime del primo conflitto mondiale, così come documenta il video realizzato e trasmesso da Rai Storia, mandato in onda anche da diverse emittenti televisive straniere. Tutte le informazioni sul progetto curato da Paolo Fresu, che ha precisato le circostanze del suo impegno con una nota sul suo sito web, erano comunque a disposizione in un comunicato stampa».













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