Francobolli falsi, denunciato ragioniere trentino

Il professionista coinvolto in un blitz dei carabinieri di Firenze



TRENTO. Un ragioniere di un'azienda trentina è fra le sette persone denunciate nell'ambito di un'operazione dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Firenze che ha scoperto un giro di vendita su internet di francobolli, cartoline e lettere da collezione falsificati.

Nel corso di una perquisizione a casa del ragioniere i militari hanno trovato una certa quantità di francobolli e cartoline d'epoca, materiale risultato contraffatto. Da qui la segnalazione alla Procura di Firenze.

In tutto, i militari hanno sequestrato materiale contraffatto, tra cui un milione di francobolli, che se venduto come autentico avrebbe fruttato oltre 20 milioni di euro.

Secondo quanto riferito, le indagini sono partite a seguito di alcune segnalazioni della Federazione Società Filateliche Italiane. Tra i denunciati, che per la vendita usavano principalmente i siti internet eBay e delcampe, un disoccupato palermitano, cinque commercianti di francobolli e un bancario fiorentino in pensione. Secondo quanto emerso, l'ex bancario commercializzava cartoline postali del primo novecento, dopo averle contraffatte con falsi timbri e annulli d'epoca per farne aumentare il valore.

In questo modo, spiegano gli inquirenti, un documento del valore di circa 30 euro poteva essere venduto anche a 600. Il pensionato, che dopo essere stato denunciato ha ripreso l'attività di vendita, è stato denunciato una seconda volta. Nella sua abitazione i militari hanno sequestrato quattro chili e mezzo di corrispondenza di varie epoche, per lo più indirizzata al consolato americano di Firenze, oltre al materiale usato per modificare le lettere aumentandone il valore, tra cui tamponi, inchiostri e macchine da scrivere d'epoca.













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