albiano e lases

Frana Albiano, i sindacati chiedono garanzie per gli operai

Dal 5 marzo venti persone non possono svolgere attività in cava. E nel frattempo è spuntata un'altra frattura di almeno 30 metri sul monte Gorsa



«La situazione del Monte Gorsa andava risolta da tempo. Comprendiamo le ragioni di sicurezza che hanno spinto alla chiusura della strada provinciale, ma adesso è urgente fare tutti i lavori necessari per consentire agli operai di tornare a lavoro. Non possiamo pensare che di questa situazione paghino i lavoratori».

Lo hanno affermato i sindacati, Fillea e Filca del Trentino, all'incontro con i comuni di Albiano e Lases, il Servizio minerario della Provincia, Sogeca e i rappresentati delle due ditte, Paganella e Odorizzi Giuseppe, che hanno le cave nella zona in cui si è verificata una frana domenica 5 marzo. Da allora - ricordano i sindacati - i lavoratori, una ventina in totale, sono in cassa integrazione ordinaria per eventi franosi, con una pesante decurtazione delle retribuzioni.

«Questa situazione deve rientrare il prima possibile - dicono Moreno Marighetti e Manuel Ferrari della Fillea Cgil e Fabrizio Bignotti della Filca Cisl - non possono essere gli operai a rimetterci». Da qui la sollecitazione all'amministrazione comunale di Lona Lases e al Servizio minerario a completare il prima possibile la rimozione della parte più critica dello sbancamento e, dunque, arrivare alla riapertura della strada.













Scuola & Ricerca

In primo piano