Forze dell’ordine sui bus contro la microcriminalità

L’assessore Gilmozzi: «Ci coordineremo con il Commissariato del governo» Il Coisp: «Non ne sappiamo nulla». I carabinieri: «Non per combattere gli abusivi»



TRENTO. «Ognuno fa il suo mestiere. Noi ci occupiamo di sicurezza pubblica, non certo di supporto ai controllori sugli autobus». Il maggiore Giovanni Cuccurullo, comandante del nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri, chiarisce i termini di un eventuale futuro impiego delle forze dell’ordine sui mezzi di trasporto pubblico. L’emendamento alla Finanziaria provinciale, concordato dalla giunta con la Lega Nord, prevede che la Provincia promuova accordi con le forze dell’ordine locali e statali per la vigilanza sul corretto comportamento degli utenti dei servizi di trasporto. «Il nostro intervento potrebbe avvenire solo dove c’è un problema di sicurezza, ma non per chiedere il biglietto o se qualcuno non lo vuole pagare», precisa Cuccurullo.

Al Coisp, il sindacato indipendente di polizia, fanno sapere di non saperne assolutamente nulla: «E siamo anche un po’ stanchi di rincorrere ogni emergenza», dice il segretario Sergio Paoli.

Ieri intanto anche la Provincia, con un comunicato stampa, ha provveduto a specificare il significato della norma. «L’unico tecnicamente plausibile a fronte delle competenze provinciali - spiega l’assessore Mauro Gilmozzi - è quello per cui la Provincia può promuovere forme di coordinamento con il Commissariato del governo per la prevenzione di fenomeni di microcriminalità sui servizi di trasporto, secondo intese, peraltro già avvenute nel tempo, che non attengono evidentemente al controllo del titolo di viaggio, competenza questa che è in carico agli agenti di Trentino trasporti esercizio». «Il tema della sicurezza e regolarità dello svolgimento del servizio di trasporto pubblico è certamente tra le priorità della Provincia, per questo sono stati avviati da tempo contatti con il Commissariato del governo per la messa in campo di azioni mirate di prevenzione di comportamenti scorretti tra i fruitori del servizio pubblico. Da tempo è prevista inoltre la libera circolazione delle forze dell’ordine sui mezzi del trasporto pubblico. Con l’approvazione dell’ultima manovra finanziaria si è previsto di elevare, fino a superare il raddoppio, le sanzioni per chi viaggia senza biglietto. Vengono monitorati anche i fenomeni di criminalità anche se gli episodi più gravi sono pochi se si considera che ogni giorno i trentini che utilizzano il trasporto pubblico sono, con oltre 100 mila interazioni giornaliere, addirittura superiori ai cittadini che si interfacciano con il sistema sanitario.

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