Forza Italia, svolta «territoriale» E guarda al Patt

Via libera di Berlusconi, Bezzi: «Vogliamo dialogare con gli autonomisti». Nasce un dipartimento sulle speciali



TRENTO. Silvio Berlusconi dà il via libera al nuovo progetto territoriale di Forza Italia in Trentino e ad una nuova linea politica del partito, che punta a mantenere saldo il rapporto con la Lega Nord, con cui si presenterà alleata alle comunali del prossimo maggio, ma allo stesso tempo strizza l’occhio al Patt, che oggi governa con un’alleanza di centrosinistra autonomista nella quale le frizioni con il Pd sono all’ordine del giorno.

«Il presidente ci ha dato carta bianca per impostare una nuova linea politica autonomista», riassume il consigliere provinciale Giacomo Bezzi dopo il suo colloquio telefonico di giovedì con il Cavaliere. Telefonata che era stata preceduta dall’incontro a Trento con la senatrice Mariarosaria Rossi, amministratrice straordinaria di Forza Italia e da tempo figura cardine dell’inner circle di Berlusconi. Al tavolo si sono seduti il coordinatore provinciale Paolo Catanzaro e altri esponenti del partito per discutere dei problemi di Forza Italia in Trentino che alle ultime provinciali del 2013, con il 4,42% (10 mila voti) non è andata oltre un seggio, quello del candidato alla presidenza della Provincia Giacomo Bezzi.

«Quella che ne è scaturita è stata una nuova linea politica che mira alla vicinanza con la Lega Nord e i partiti autonomisti, visto che Forza Italia vuole essere maggiormente autonomista e federalista», recita il comunicato di ieri della segreteria. «Per questo, anche in seguito al colloquio avvenuto tra il consigliere Bezzi e il Presidente Berlusconi, la volontà è quella di dialogare ed aprirsi ai partiti autonomisti abbracciando federalismo, territorialità e autonomia».Con l’assenso della senatrice Rossi, Bezzi ha proposto di costituire un Dipartimento all’interno di Forza Italia che si occupi delle autonomie speciali - Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige/Südtirol - (non si fa cenno a Sicilia e Sardegna, ndr) che sarà guidato dall’ex sottosegretario agli affari regionali Walter Ferrazza. «Le politiche nelle regioni a statuto speciale devono essere diverse da quelle del livello nazionale», spiega Bezzi, «dobbiamo avere un rapporto nuovo con il territorio e aprire il confronto con il mondo autonomista». Tempi e modi il consigliere (che viene dal Patt, di cui è stato parlamentare e consigliere provinciale) non li dice, ma certo è che se il risultato delle comunali dovesse accelerare un processo di avvicinamento tra Pd e Upt, come auspica Lorenzo Dellai, gli equilibri attuali dentro la maggioranza potrebbero cambiare.

Ugo Rossi ha più volte ribadito la sua fedeltà al centrosinistra autonomista, ma è un fatto che nel Patt c’è chi non ha mai nascosto di soffrire la convivenza con i Democratici. Dal canto suo, dopo le ultime batoste elettorali Forza Italia prova a rientrare in gioco scommettendo su quella che Bezzi definisce «l’area popolare centrista», che in consiglio provinciale potrebbe contare sui consiglieri di Progetto Trentino, Civica Trentina e Amministrare il Trentino. Fantapolitica? No, a sentire Bezzi.

Intanto all’incontro di giovedì i vertici del partito hanno anche deciso di nominare Francesca Gerosa - già consigliera comunale a Trento del Pdl prima di passare a Progetto Trentino e poi al Gruppo Da Cittadini - responsabile regionale del settore istruzione, famiglia e politiche sociali.

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