Forte Busa Granda, finanziato il restauro

VIGNOLA FALESINA. La Soprintendenza ai beni architettonici e archeologici della Provincia ha concesso un contributo di 329.762 euro per i lavori di ripristino e restauro del forte in località Compet...



VIGNOLA FALESINA. La Soprintendenza ai beni architettonici e archeologici della Provincia ha concesso un contributo di 329.762 euro per i lavori di ripristino e restauro del forte in località Compet - Busa Granda, nel comune di Vignola Falesina, risalente alla Grande Guerra. Richiesto dall’amministrazione comunale, l’intervento rientra nel programma di iniziative di commemorazione dei 100 anni della Prima Guerra Mondiale che la Provincia, in raccordo con le varie istituzioni, prevede interventi di valorizzazione del patrimonio storico che riguarda appunto il conflitto mondiale, compreso il recupero di percorsi e manufatti militari.

La fortificazione in questione era praticamente inespugnabile, scavata in caverna nella parete verticale, armata esternamente con mitragliatrici e vi si accedeva dalla trincea tramite un pozzo.

Nel programma di interventi approvato con delibera dalla giunta provinciale nel marzo 2012, si faceva tra l’altro esplicito riferimento alla volontà di recuperare le vestigia della Prima Guerra mondiale, con riferimento particolare a forti, fortificazioni, manufatti militari. Il sindaco di Vignola Falesina, Matteo Anderle, aveva chiesto l'ammissione ai benefici previsti per i lavori di ripristino e restauro del forte in località Busa Granda, i cui lavori riguardano il ripristino e la valorizzazione del forte con ripulitura del terreno, delle coste lastricate e dei resti di murature attorno al forte, la messa in sicurezza e consolidamento del percorso interno formato di locali e gallerie, ciascuna delle quali fa capo ad una sala con funzioni diverse, senza alterare l'originaria configurazione. E' poi previsto anche il recupero di una baracca a scopi didattici, con tecniche costruttive originarie, mentre i resti delle altre baracche verranno consolidati, assieme alla riparazione delle lesioni presenti nelle murature verticali e sulle volte, la realizzazione dell’impianto elettrico, la posa di parapetti metallici, la costruzione di aree di sosta, con punti informativi di supporto, i servizi igienici, l’ufficio informativo, l’installazione di pannelli fotovoltaici. Tutte le passerelle recinzioni e parapetti saranno in ferro come i materiali usati per il manufatto militare. Un cavidotto interrato porterà la linea elettrica dalla località Compet fino al forte. (f.v.)













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