agricoltura

Fitosanitari: regole più stringenti per i trattamenti

La giunta provinciale ha approvato le nuove norme in materia di distanze e formazione per l'utilizzo dei pesticidi



TRENTO. Erano attese da tempo e oggi sono finalmente state comunicate dalla Provincia: sono le nuove distanze minime dei trattamenti fitosanitari. A 30 metri di distanza da parchi e giardini pubblici, aree sportive ed aree verdi interne a plessi scolastici e asili nido, strutture sanitarie e socio assistenziali per tutti i prodotti fitosanitari qualora non siano adottate misure di contenimento della deriva; a 10 metri per i fitosanitari classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio previste dal PAN qualora, viceversa, siano adottate misure di contenimento della deriva; a 5 metri per i prodotti fitosanitari diversi da quelli precedenti se si contiene la deriva; a distanze inferiori (0-5 metri), ma solo per la distribuzione di prodotti fitosanitari non tossici, se si utilizzano sistemi di distribuzione dei fitofarmaci "a tunnel", lance azionate a mano con pressione moderata e proporzionata alle dimensioni della coltura, atomizzatori dotati di misure di contenimento della deriva.

Sono queste le distanze minime alle quali saranno d'ora in poi ammessi i trattamenti fitosanitari in frutteti vicini o contigui alle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili. Le nuove regole sono quelle, attese, approvate stamane dalla giunta provinciale in attuazione delle “Disposizioni per l’attuazione del Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) adottato con decreto 22 gennaio 2014” approvate dalla Giunta provinciale lo scorso 9 marzo (delibera n. 369), regole che vanno ad integrare uno dei capitoli di questo complesso ed articolato Piano nazionale.

Gli altri temi importanti, già svolti a livello provinciale in parte ancora prima dell’entrata in vigore del PAN, riguardano il sistema di formazione finalizzato al rilascio delle abilitazioni all’acquisto, all’utilizzo e alla vendita dei prodotti fitosanitari ed all’effettuazione della consulenza sull’impiego degli stessi, il controllo funzionale e la regolazione delle attrezzature utilizzate per la loro distribuzione, l’adozione di metodi di produzione a basso input di prodotti chimici (produzione integrata volontaria e agricoltura biologica). E tra le regole c'è anche quella che obbliga ad effettuare i trattamenti fitosanitari in prossimità di tali aree "sensibili" solo nella fascia oraria che va dalle ore 22.00 alle 6.00.













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