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Finti poliziotti tentano il furto in casa

Erano già entrati in una abitazione di San Pio X a Trento ma non trovando nulla hanno cercato di raggirare un’anziana usando una cornice rubata



TRENTO. Quando le hanno mostrato la cornice, non ha avuto dubbi: era la sua. E anche quando le hanno detto di essere poliziotti non ha esitato a credere alla coppia che aveva davanti. È stato quando hanno insistito un po’ troppo chiedendole di prendere i gioielli, e di andare in banca a ritirare quelli che aveva nella cassetta di sicurezza, che ha iniziato a pensare che forse quelle persone non erano in realtà chi dicevano di essere.

Un dubbio che ha evitato che le sue collane diventassero il bottino dei ladri. Sì perché i due che aveva davanti altro non erano che dei malviventi che erano già entrati nel suo appartamento ma non trovando nulla da rubare, hanno cercato di «recuperare». E lo hanno fatto aspettando che l’anziana - che abita della zona di San Pio X - rientrasse da un periodo di vacanze fuori provincia.

In base alla ricostruzione fatta dai carabinieri, i ladri erano entrati in casa approfittando di una finestra lasciata accostata. Una disattenzione da parte della donna che le poteva costare molto caro. Il piccolo pertugio è stato infatti utilizzato dai malviventi che però se ne sono andati a mani (quasi) vuote. Non trovando nulla da rubare hanno preso la cornice e hanno atteso il ritorno della donna.

Così l’anziana quando è arrivata in prossimità del portone del palazzo di casa, ha trovato una coppia che l’attendeva. Un uomo e una donna vestiti in borghese che si sono presentati spiegando di essere della polizia. E le hanno mostrato la cornice. Che l’anziana ha riconosciuto immediatamente. Le hanno spiegato che l’oggetto faceva parte di un bottino recuperato qualche giorno prima.

La donna non sembrava credere alla sue orecchie mentre le veniva spiegato che nella zona c’erano stati dei furti in appartamento e i due poliziotti stavano facendo dei controlli sia per restituire quanto recuperato che per informare i derubati e quindi aiutarli a presentare la denuncia. L’anziana, le hanno poi spiegato, sarebbe stata vittima di un furto ed era quindi necessario fare un controllo nel suo appartamento. Cosa che hanno fatto.

Una volta entrati nell’appartamento la donna si è effettivamente resa conto che la cornice era la sua ma anche che era l’unica cosa che mancava. E le stanze non erano state messe a soqquadro come succede purtroppo quando dei ladri si intrufolano alla ricerca di preziosi e oggetti da vedere subito. I due finti poliziotti hanno insistito molto con la donna perché controllasse i gioielli.

Volevano probabilmente indurla a mostrare l’eventuale nascondiglio segreto che non avevano trovato. E insistevano anche perché andasse in banca a ritirate quanto custodito nella cassetta di sicurezza. Un atteggiamento che ha insospettito l’anziana che ha finto di rimandare il controllo al giorno successivo. Ma ha subito chiamato i carabinieri e i due finti poliziotti non si sono fatti rivedere. (m.d.)

 













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