Fiamozzi: «Lascio un paese più vivibile»

Mezzocorona, il bilancio del sindaco che si è dimesso per la Coldiretti: «Spero in un successore che lo faccia a tempo pieno»


di Liviana Concin


MEZZOCORONA. E' ufficiale: dal prossimo 3 marzo Mauro Fiamozzi non sarà più il sindaco di Mezzocorona. Le dimissioni con effetto immediato non sono state mosse da problemi nella maggioranza ma dalla nomina a direttore della Coldiretti del Trentino e della regione attribuita proprio a Fiamozzi lo scorso giovedì, dopo il periodo di rodaggio alla Coldiretti di Mantova. Nonostante le due cariche non siano incompatibili il primo cittadino di Mezzocorona ha scelto di cedere la poltrona. Ecco come le ha motivate

Dopo un incarico simile fuori regione perché con la direzione della sezione Coldiretti del Trentino sono cambiate le dinamiche?

Nel ruolo di direttore regionale oltre che provinciale sarò spesso costretto a lavorare a Bolzano, a spostarmi a Roma, ma soprattutto ad interfacciarmi con la Provincia e gli altri Comuni: entrambi questi elementi mi hanno convinto che fosse più corretto lasciare la guida del Comune.

Che situazione si lascia alle spalle dopo tre mandati come sindaco?

Lascio un paese con un patrimonio maggiore di quello che ho trovato nel 2000, con meno mutui, un comune più vivibile senza aver mai aumentato le tasse. Ma soprattutto lascio una squadra coesa, che mi ha sostenuto anche in questa decisione: a maggio 2015 ci sarebbero comunque state le elezioni, così saranno anticipate solo di un semestre, ed il momento per cedere il posto a qualcuno di più giovane è giunto. Io ho rappresentato una svolta perché sono stato eletto a trentasette anni, il rinnovo è sempre positivo, non bisogna attaccarsi alla poltrona.

Qual è l'eredita che lascia alla propria squadra dunque?

Tre sono le conquiste di cui sono orgoglioso: il rapporto con i cittadini, sono sempre stato il sindaco di tutti, l'aver contribuito alla vivibilità del paese con la circonvallazione e l'interramento della linea elettrica, Infine la scelta di boicottare l'inceneritore che si è poi rivelata vincente. Tutto questo senza mai perdere un membro della giunta, giunta che è sempre stata motivata a fare buona politica e che mi ha reso un fiero “condottiero”.

Come influiranno le elezioni anticipate sui progetti in corso? Non ci sarà nessun impatto: il bando della scuola media è in fase di stesura, il progetto di Casa Chiettini è già in Provincia e a breve ci sarà anche quello sui collettori di via Romana. Il resto andrà avanti, per i prossimi sei mesi i consigli si svolgeranno regolarmente.

Ha già un'idea di chi si candiderà a sindaco con la sua civica alle prossime elezioni?

No, io lascio una squadra a cui spetta il compito di scegliere di comune accordo il candidato. Io mi faccio da parte per far crescere gli altri. Per ora c'è un vicesindaco, Mattia Hauser: l'importante è continuare a lavorare con senso civico mantenendo il ruolo guida che Mezzocorona ha saputo ritagliarsi, anche ottenendo la sede della Comunità di Valle.

Dall'opposizione invece cosa si aspetta?

Mi auguro che non si candidino i soliti nomi con mille incarichi. Per Mezzocorona ci vuole un sindaco impegnato solo nell'amministrazione del paese anche perchè il prossimo consiglio sarà formato da 18 consiglieri invece che 20 e sarà possibile incaricare solo 4 assessori. Non sarà facile.













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