Fermato il ladro di prosciutto e speck 

Un 58enne trentino pizzicato al Pam ha cercato di giustificarsi: avevo fame. La spesa da 170 euro gli è costata la condanna ad 1 anno



TRENTO. Aveva fame. Così si sarebbe «giustificato» davanti ai carabinieri il 58enne arrestato venerdì sera per il furto al Pam. Una fame selettiva quella dell’uomo (già conosciuto dalle forze dell’ordine come si vedrà) visto che nel borsone che aveva in mano quando ha oltrepassato le casse (senza fare la sosta dovuta), c’erano dentro solo pezzi di salumi. Pezzi di speck e di prosciutto con i quali, forse voleva fare dei panini. Dopo la sua spesa è però finito nel carcere di Spini perché per lui sono scattate le manette per furto aggravato. Non solo. Il suo nome non era, appunto, nuovo alle forze dell’ordine. E così quando lo hanno inserito nella banca dati, i carabinieri hanno scoperto che lo stesso era associato ad un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Trento sempre per furto nel 2016.

Ma cosa è successo venerdì sera? Era quasi arrivato l’orario di chiusura del Pam di Trento nord quando nel supermercato entra un uomo. Ha in mano una borsa di quelle riutilizzabili, ed inizia a riempirla con diversi pezzi di salumi. Sceglie quasi una ventina di articoli e poi si dirige verso le casse. Il suo atteggiamento, però, non era passato inosservato. Nel suo modo di comportarsi c’era qualcosa che aveva fatto scattare l’allarme e così è stato tenuto d’occhio Quando è apparso chiaro che la sua intenzione era quella di passare le casse senza pagare il dovuto (cosa che ha effettivamente fatto) è intervenuto prima il personale del negozio e quindi i carabinieri, che hanno proceduto - e non poteva essere altrimenti - all’arresto del trentino (O.C. sono le sue iniziali). Quanto era finito nel borsone è stato quindi fatto passare per i lettori della cassa per verificare il valore della merce che «doveva» essere rubata. E il totale è stato di pochi centesimi inferiore ai 170 euro.

L’uomo è stato quindi accompagnato in carcere a Spini (anche in virtù dell’ordine di carcerazione che era diventato definitivo) e ieri mattina è stato portato in tribunale. Qui il giudice ha convalidato l’arrestato e quindi è stata scelta la strada dell’abbreviato (che permetto lo sconto di un terzo della pena) e alla fine il 58enne è stato condannato ad un anno di reclusione e 400 euro di multa. Ed è stato riaccompagnato in carcere.













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