Ex Italcementi,  i «no» del sindaco sul futuro dell’area 

Il primo cittadino risponde alle critiche sul nodo Cte:  «Niente campo da calcio e la piazza centrale è quella storica»


di Sandra Mattei


TRENTO. A conclusione della maratonasul bilancio in consiglio comunale, il sindaco Alessandro Andreatta tira le somme. E risponde alle critiche mosse in quest’ultime sedute in aula, non solo dalle opposizioni, ma anche dalla maggioranza. Temi come la sicurezza, la partita sull’area ex Italcementi, sulla mobilità, sono sempre al centro del dibattito. E questa amministrazione è spesso sotto tiro per ché la si accusa di immobilismo. Abbiamo chiesto al sindaco di rispondere a queste critiche.

Sindaco, nella sua relazione, lei stesso parla di “ritardo di elaborazione”, “di difficoltà a capire “. È un’ammissione di colpa?

Di errori se ne compiono, ma più che errori, parlerei di ritardi. Ma quale amministrazione è sempre al passo con i bisogni e le attese dei cittadini? L’ideale sarebbe precedere queste aspettative. Ma una cosa, in questi anni di amministratore l’ho capita: ci sono temi che sono maturi per essere affrontati per una soluzione e temi sui quali non c’è una condivisione, ma si risolvono solo con il tempo.

Per esempio?

Il tempio crematorio. Per anni abbiamo avuto l’opposizione di chi non lo voleva perché contrario dal punto di vista ideologico, altri perché dicevano inquinasse. Dopo qualche anno, l’assessore Renato Tomasi, in pochi mesi ha portato a casa la decisione, con la votazione in consiglio. Oggi il 60 per cento sceglie la cremazione e non c’è più timore perché si realizzi nel cimitero monumentale.

Uno dei temi caldi resta la sicurezza. Negli ordini del giorno al bilancio si è chiesto ancora di istituire squadre cinofile, di telecamere per sorvegliare il comando della polizia locale. Che cosa risponde?

Penso che abbiamo fatto molto, ma non abbastanza. Ma non si può confondere maleducazione, degrado e ordine pubblico e mette sullo stesso piano le scritte, chi bivacca e chi invece spaccia e contribuisce al degrado. I reati competono alle forze dell’ordine, le altre cose competono a noi. Oggi (ieri, ndr.) sono stato nella sede della polizia municipale per ringraziarla dell’operato e per esprimere solidarietà per i due atti intimidatori subiti. Ho parlato con i vigili su come cambia la città e come cambiano le loro competenze. Ho promesso più risorse e sono pronto a ragionare su una riorganizzazione, come è stato chiesto anche in un ordine del giorno della Lega Nord.

Altro tema su cui siete stati attaccati, la riqualificazione dell’area ex Italcementi e la mancanza di comunicazione sui tempi lunghi della bonifica. Come procederete?

Farò una riflessione con la giunta e le commissioni su varie ipotesi. Una cosa posso dire: lì dovrà andare un polo espositivo, che è diverso da un polo fieristico. Il polo, che potrà ospitare eventi di aggregazione e concerti, continuerà ad essere lo spazio delle fiere come Idee Casa, Idee Sposi, Fa’ la cosa giusta. Ma sono nettamente contrario ad un campo da calcio, come ipotizzato dal gruppo Campo Marzio, perché quello va portato fuori dalla città. L’unica sicurezza è che il borgo di Piedicastello, dove oggi è stata riaperta la rotatoria, rinascerà con il collegamento verde della piazza alla chiesa di Sant’Apollinare. Quello che sorgerà vicino, non può oscurare la piazza storica, perché tutto quello che verrà progettato deve essere in armonia con l’identità del rione Piedicastello.

Un commento sul bilancio?

Il giudizio è positivo, perché ci sono stati 25 voti favorevoli: la maggioranza ha votato compatta, anche Insieme Trento ha garantito l’appoggio. Ho assicurato che si faranno al più presto due consigli tematici, uno sulla mobilità e uno sul turismo: due dei temi più urgenti.













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