Europa, ambiente e progresso: l’alleanza

Trento. «Uniamo le nostre storie di ecologisti, di progressisti e di europeisti per puntare al 7%. Non è solo un cartello elettorale ma un progetto politico che può diventare un modello per la...



Trento. «Uniamo le nostre storie di ecologisti, di progressisti e di europeisti per puntare al 7%. Non è solo un cartello elettorale ma un progetto politico che può diventare un modello per la riunificazione della sinistra». Con l'ambizione di intercettare il consenso di "Sardine" e sostenitori del "Friday for future". Così la portavoce provinciale dei Verdi del Trentino Lucia Coppola ha annunciato la formazione della lista di Europa Verde, che riunisce i Verdi del Trentino, Sinistra Italiana, il movimento "È viva" e il movimento pan-europeo Volt, in sostegno al candidato sindaco del centrosinistra autonomista "SiAmo Trento" Franco Ianeselli. «Serve un cuore rosso-verde per Trento e noi lo rappresentiamo - ha dichiarato la segretaria provinciale di Sinistra Italiana Renata Attolini - È stato un processo di avvicinamento tra le nostre forze non privo di difficoltà e che ha richiesto anche un'autocritica verso scelte del passato che non ci hanno visti uniti». All'interno del simbolo rosso-verde c'è spazio anche per l'esperienza federalista pan-europea di Volt, il cui portavoce in Trentino è Mattia Simone: «Volt vuole un'Europa forte e unitaria, mentre a livello locale ci concentriamo sulle buone pratiche civiche da condividere di regione in regione. A Trento serve un nuovo modello di sviluppo che punti su tecnologia e innovazione».

Contribuisce al simbolo il movimento progressista "È viva" rappresentato da Massimo Toscanelli: «Serve un nuovo welfare che includa le nuove fragilità, come gli anziani. Vogliamo costituire gruppi di lavoro che vedano dialogare i cittadini direttamente con gli amministratori». La proposta politica della formazione ruota attorno al tema ambientale come elemento di giustizia sociale. Tra le proposte di Europa Verde vi è il rilancio ecologico del Bondone sul modello del Monte Tamaro in Ticino: «I ticinesi si sono resi conto che non nevica più e anziché procedere all'innevamento artificiale hanno rilanciato la montagna trasformandola in una grande palestra di trekking e cicloturismo», ha suggerito Attolini, mentre Coppola ha rivendicato la "primogenitura" dell'ambientalismo, ora etichetta condivisa da molte altre formazioni politiche: «In campagna elettorale sono tutti ambientalisti, ma poi si smentiscono nella prova pratica. Faremo "la guardia" al tema ambientale, anche di fronte all'azione di questa destra provinciale che distrugge l'ambiente». F.P.













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