Eulakes, il Garda al microscopio

Gli esperti studiano quali effetti hanno i cambiamenti climatici


Matteo Cassol


RIVA. Anche i grandi laghi europei come quello di Garda, secondo gli esperti, subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici: è proprio questa la tematica che verrà approfondita giovedì pomeriggio al Villino Campi di Riva nell'ambito del seminario sul progetto Eulakes, il cui obiettivo è promuovere un approccio integrato per migliorare i processi della cosiddetta "governance sostenibile" delle zone lacustri.

Per questo sarà adottata una strategia di pianificazione partecipativa studiata per rispondere ai cambiamenti climatici e agli altri fattori di stress ambientale. L'appuntamento rivano permetterà di approfondire la conoscenza del progetto, dei suoi ambiti d'azione e dei risultati attesi e conseguiti.

La premessa da cui si parte è che i laghi europei stanno assumendo sempre più importanza, non solo in quanto notevoli risorse naturali, ma anche per la centralità nei processi di sviluppo sostenibile delle regioni in cui si trovano: da qui l'importanza e l'urgenza di un approccio di studio e di governo adeguato. I temi trattati riguardano diversi aspetti di ricerca condotti sia sul Benaco che sul lago Charzykowskie (Polonia), sul lago Neusiedl (Austria) e sul lago Balaton (Ungheria).

Il convegno Eulakes è calendarizzato all'interno di "Trentino Clima 2011", la settimana di eventi che da oggi all'11 settembre fa del Trentino il centro del dibattito sul clima e sui cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle sfide che oggi si pongono a livello economico, sociale e ambientale, a livello sia locale sia globale.

L'appuntamento di giovedì si aprirà alle 15 con la presentazione del progetto "Central Europe: Eulakes" a cura di Nicola Gallinaro per la Comunità del Garda; a seguire, "Laghi e clima - La storia attraverso l'analisi paleolimnologica", a cura di Monica Tolotti per la Fondazione Edmund Mach. Alle 15.45 Johan Zueger dell'Austrian Institute of Technology parlerà dei laghi verso nuovi scenari climatici, mentre alle 16.15 il focus sarà sul lago Balaton e le sue "specie aliene" (a cura di Kovàts Nora, Andràs Acs, Arpad Ferincz dell'Università della Pannonia e Gábor Paulovits dell'Istituto limnologico del Balaton). Alle 16.45 Mariano Bresciani e Claudia Giardino (Cnr Irea di Milano) sciorineranno dati di input da immagini satellitari per la creazione di scenari della qualità delle acque dei laghi, col seminario che si concluderà dopo l'intervento delle 17.15 a cura della padrona di casa Fiorenza Tisi (Appa, Villino Campi) sull'importanza dell'educazione e della partecipazione delle comunità locali.

L'ingresso è libero: la partecipazione ai lavori da parte degli insegnanti è riconosciuta come attività formativa dal Dipartimento Istruzione di Trento.













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