Esplode bombola, ferite due persone

Vigo Cavedine, un uomo avrebbe acceso il gas e il vicino causato inavvertitamente lo scoppio, accendendo la luce


di Roberto Franceschini


VIGO CAVEDINE. Un’esplosione violenta nell’oscurità, in uno stabile isolato. A causarla lo scoppio di una bombola del gas che era stata lasciata accesa dal residente in un rustico in località Mindi, ai Masi di Vigo Cavedine. Due le persone ferite, secondo le prime informazioni non in maniera grave, le uniche che si trovavano in quel momento nell’immobile.

É successo poco prima delle 20.30 e un paio di ore dopo era ancora poco chiara la dinamica dell’accaduto. Inizialmente si era pensato ad un’esplosione causata volontariamente da un uomo, che aveva dato in escandescenze, ma più tardi si è fatta strada una seconda ipotesi: che lo stesso individuo stesse cercando di compiere un gesto disperato e avesse acceso il gas, quando il vicino, rincasando, avrebbe acceso la luce del giroscale originando l’esplosione. Particolari che dovranno essere chiariti dai carabinieri del radiomobile, intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco e a Trentino Emergenza.

La quiete serale di Vigo Cavedine ieri sera è stata sconvolta da un boato, proveniente da una zona boschiva a monte del ristorante Genzianella.

Lo scoppio è avvenuto al primo piano del rustico ed è ha devastato l’interno dell’appartamento, facendo anche saltare i serramenti, il parapetto del poggiolo e le gronde.

Sono subito entrati in azione i vigili del fuoco di Cavedine, con una ventina di uomini, e quelli permanenti di Trento, con l'autoscala, l'autobotte e il carro porta-bombole.

La casa, come detto, si trova in un luogo isolato, che si raggiunge percorrendo una strada sterrata e molto stretta, tanto che l'autoscala non è riuscita a raggiungerla ed è stata lasciata nel piazzale della pizzeria, a 300 metri di distanza.

Due le ambulanze del 118 Trentino Emergenza giunte in soccorso dei feriti: una persona è stata medicata sul posto, un'altra trasferita al Santa Chiara. Le sue condizioni non sarebbero comunque gravi.

I vigili non sapevano riferire chi fossero i residenti nella casa, perché a quanto pare non originari del posto. L’uomo residente al primo piano avrebbe acceso la bombola del gas, forse per togliersi la vita, anche se questa è un’ipotesi da confermare. Lui avrebbe riportato le conseguenze più serie, anche se non tali da metterne in pericolo la sopravvivenza. Ferito anche il cittadino extracomunitario che abita nell'appartamento al secondo piano, che incolpevolmente avrebbe causato lo scoppio accendendo la luce.

Sul luogo è arrivato in serata anche il vicesindaco di Cavedine, Gianni Bolognani, al quale i vigili hanno chiesto di emettere un’ordinanza di inagibilità dell’immobile.

A guidare le operazioni di messa in sicurezza il vicecomandante dei volontari di Cavedine, Paolo Lucchetta.

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