IL VOTO

Elezioni, urne aperte domenica e lunedì: 6.724 candidati in lizza

Si vota in tutta la provincia per il referendum, mentre in 156 comuni è previsto il rinnovo dei consigli comunali. Ci sono 56 comuni dove c’è un solo candidato sindaco e quindi i giochi per guidare il municipio (quorum permettendo) sono già fatti



TRENTO. Un esercito di oltre 6.700 candidati che si propone a circa 442 mila elettori, con un rapporto quindi di un candidato ogni 65 cittadini, che nel caso dei comuni più piccoli diventa addirittura di un 1 candidato ogni 6 cittadini (è il caso di massimeno dove il voto diventa una questione di famiglia). Ecco la situazione nei 156 comuni trentini che domenica e lunedì sono chiamati al voto, in una tornata elettorale di due giorni, con l’obiettivo di “diluire” il più possibile l’afflusso degli elettori alle urne e mantenere quindi le distanze. ma attenzione: per quanto riguarda il quesito referendario (nazionale) la chiamata alle urne riguarda tutti i cittadini iscritti alle liste elettorali in tutti i comuni (non solo quindi quelli dove si vota per i comuni).

Maschi e femmine.

Se nella popolazione il rapporto tra maschi e femmine è pressoché pari (con un leggero vantaggio per le seconde, che rappresentano il 51 per cento degli elettori), sul fronte delle candidature il rapporto si inverte con una maggioranza di maschi (62 per cento) di fronte alle donne (38%). Una percentuale che scende vertiginosamente quando si prendono in considerazione le candidature alla carica di sindaco. In questo caso la partecipazione femminile scende addirittura al 17 per cento, con 51 candidate donne su un totale di 291 candidati sindaco. Il Comune più “rosa” del Trentino? Villa Lagarina, dove la sfida per sostituire Romina Baroni sarà fra Julka Giordani ed Enrica Zandonai. Le liste sono una quantità impressionante: 409. Solo a Trento (dove c’è il maggior numero di candidati: 714) ci sono 19 liste che sostengono ben 8 candidati sindaco. Il candidato più anziano ha 90 anni ed è in lista a Trento. Il più giovane ha compiuto 18 anni da pochi giorni ed è candidato a Riva del Garda, ma in realtà i diciottenni in corsa a queste elezioni comunali in tutto il Trentino sono almeno una decina mentre l’età media dei candidati è di circa 45 anni.

I comuni già assegnati.

Ci sono alcuni comuni “sicuramente rosa” poiché la candidata sindaca sarà una sola: si tratta di Cembra Lisignago, Rumo, San Michele all’Adige, Sarnonico, Scurelle, Spiazzo, Stenico, Terzolas e Ziano di Fiemme. Ma oltre alla decina di “comuni rosa” già stabiliti, dove l’unica incognita è quella del quorum, ci sono altri 46 comuni con un solo candidato, per un totale di 56 paesi dove - in assenza di rivali - non ci sarà gara. Non sempre la dimensione di un comune coincide con la parità di rappresentanza di genere, prendiamo Pergine: oltre 21 mila abitanti e 3 candidati sindaco, tutti uomini. Resta in ogni caso il “vincolo rosa” della giunta comunale che - comunque vada il voto - dovrà essere composta da rappresentanti di entrambi i generi, con la presenza quindi di almeno una donna (o almeno un uomo nel caso di un esecutivo a maggioranza femminile).













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