E il PalaTrento diventa un’enorme discoteca

Oltre 1800 persone hanno ballato fino alle 5 del mattino. Organizzatori soddisfatti. Festa conclusa con bottiglie rotte che hanno riempito il parcheggio


di Daniele Peretti


TRENTO. L'apertura del PalaTrento era prevista per le 21, ma a quell'ora ben pochi erano disposti ad entrare. “Il Capodanno Trentino” è così iniziato nel parcheggio con gruppi di giovanissimi che bevevano in compagnia e solo un'ora abbondante dopo, si sono decisi ad entrare. Al momento dell'apertura, anche i parcheggi erano praticamente vuoti, perché il popolo della notte di Capodanno ha preferito arrivare più tardi. Alla fine saranno più di 1800 i partecipanti ad un evento rappresentato da una festa di Capodanno non marcatamente giovanile, ma grazie alla varietà delle band presenti, c'è stata anche una buona partecipazioni di adulti. Così la festa riproposta dopo molti anni, è subito diventata uno dei più importanti appuntamenti regionali. Sette le associazioni coinvolte nell'organizzazione e referenti in tutto il Trentino, hanno permesso di coinvolgere un gran numero di persone e così dopo la delusione dell'anno passato, con un “Capodanno a luce spente” è stata la volta degli effetti speciali: «Siamo decisamente molto soddisfatti – ci dice Nicola uno degli organizzatori - si è creata un'atmosfera da non sembrare nemmeno di essere a Trento. Il segreto è stato forse l'alternanza di genere musicali, che ha coinvolto tutti». Meglio la prevendita o l'acquisto diretto dei biglietti d'ingresso? «Praticamente è stato un evento tutto in prevendita, alle casse c'erano ben pochi tagliandi disponibili». Un buon servizio d'ordine ha permesso di tenere sotto controllo la situazione: «È andato tutto bene – prosegue Nicola – hanno funzionato i braccialetti che abbiamo messo ai polsi dei minori, perché fossero riconoscibili quando ordinavano al bar. Ha funzionato anche il servizio navetta che collegava il PalaTrento con tutte le zone periferiche. Volevamo che tutto fosse organizzato, perché vorremmo che fosse il primo di una serie di eventi e non l'ultimo». Un'adeguata protezione del parquet ha permesso l'ingresso anche con i tacchi, cosa che alla vigilia sembrava impossibile e così uno alla volta sono stati risolti tutti i problemi organizzativi, fino a dare libero spazio al divertimento. Il tempio dello sport in versione basket e volley, si è trasformato in un'enorme discoteca animata fino alla 5 della mattina, ma nelle zone vicine ci si è attardati ancora.

Peccato che il divertimento sia stato anche quello di spaccare le bottiglie col risultato che i cocci di vetro hanno reso praticamente impraticabile il parcheggio più grande del PalaTrento e l'immondizia di vario genere abbandonata ovunque, ha costretto ad un super lavoro gli addetti della nettezza urbana. «Ma è importante che Trento possa tornare ad avere dei momenti di festa – conclude Nicola – in una città che offre ben poco a chi vuol divertirsi, quella di martedì sera è stata un'occasione unica che ha richiesto un grande impegno organizzativo, controbilanciato dalla soddisfazione del successo che abbiamo avuto».

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