E' boom di stranieri a Trento

In dieci anni sono aumentati del 400%. Secondo incremento in Italia



TRENTO. In dieci anni, gli stranieri a Trento sono aumentati del 400 per cento. Lo dicono i dati del rapporto sui comuni italiani curato dall'Anci. Dopo Venezia, Trento è il comune capoluogo nel quale la popolazione straniera è aumentata di più tra il 2000 e il 2010. I dati del rapporto analizzano molti aspetti della vita delle città italiane, dalla demografia, all'economia. I comuni trentini con più stranieri in proporzione sono Lona-Lases, Smarano e Malosco.
Una città sempre più multietnica. A Trento, il 10,5 per cento della popolazione è straniera. In dieci anni, gli immigrati residenti in città sono quadruplicati. Nel 2000, erano 2.439, nel 2010, invece erano 12.185. L'aumento è del 399,6 per cento. Un incremento notevolissimo che pone Trento al secondo posto tra le città italiane. Al primo c'è Venezia, dove gli stranieri residenti sono 26.852, con un incremento rispetto al 2000 del 441 per cento. A Bolzano, gli stranieri residenti sono 12.524, un po'di più rispetto a Trento, ma l'incremento è stato molto inferiore, il 251 per cento. In tutta la regione Trentino Alto Adige, l'incidenza della popolazione straniera è salita dal 2,7 per cento del 2000 all'8,3 per cento del 2010. I comuni con più stranieri, in proporzione, sono Lona-Lases, Smarano e Malosco.
A Trento, la spesa sociale è tra le più alte d'Italia. L'incidenza sulla spesa corrente è del 35,4 per cento. Restando alla demografia, il tasso di natalità è di 9,89 ogni mille residenti, il più alto d'Italia dopo Palermo che ha un tasso di natalità di 10,52 ogni mille abitanti. Molto interessante anche il dato sui centenari residenti nel comune. A Trento, nel 2009, erano 42, contro i 18 del 2000. Quindi l'aumento è notevole. In dieci anni, si è passati da 17,44 centenari a 36,77 centenari ogni centomila abitanti. In tutta la regione, i centenari residenti sono 241. Trento è anche uno dei comuni capoluogo più giovani, con un indice di vecchiaia di 136,7. A Bolzano l'indice sale a 159,8. L'indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quella compresa tra i 10 e i 14 anni.
I dati vanno molto nello specifico. Ad esempio, le abitazioni presenti sul territorio comunale di Trento sono 48.141. Quelle occupate sono 45.070. Quindi più di tremila case nel solo comune capoluogo sono vuote. Questo accade per varie ragioni. La prima è che ci sono molte case invendute perché sono troppo care. L'altra ragione principale è che i proprietari preferiscono lasciare la casa vuota in attesa di poterla impiegare per i figli. Interessanti anche i dati sui veicoli circolanti in città. Le auto sono 65.602, pari a 57,4 vetture ogni 100 abitanti. I motocicli, invece, sono 10.053. A Trento città, le imprese attive sono 8.939, con un tasso di natalità del 7,5 per cento e di mortalità del 9,1 per cento. Segno che nel 2009 le imprese hanno sofferto parecchio la crisi. I dati in generale, quindi, mostrano una città con un buon grado di integrazione, aperta agli stranieri e giovane, con buoni servizi sociali, ma forse poco dinamica dal punto di vista imprenditoriale.

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