Due raccordi stradali e Pergine Ovest respirerà

Un innesto tra la statale e la provinciale al Doss de la Roda e l’altro ai Fossnocheri L’assessore: «La Provincia dovrebbe inserire le opere nel piano opere pubbliche»


di Roberto Gerola


PERGINE. Accantonata l’ipotesi di un nuovo raccordo tra le case del Ciré, si punta all’innesto tra la strada provinciale e la superstrada della Valsugana all’altezza del Doss dela Roda, poco oltre il centro commerciale Ponte Regio. Si tratta di poche decine di metri di strada che sono tuttavia vitali per l’abitato di Ciré. L’altra opera che alleggerirebbe il traffico su viale Dante e quindi in centro a Pergine, è rappresentata dal raccordo tra l’area dei Fossnocheri e la superstrada attraverso un nuovo ponte sul torrente Fersina.

«Sono due interventi sui quali puntiamo - dice l’assessore Massimo Negriolli - per dare una certa vivibilità a Pergine centro e a Ciré evidentemente». In proposito, quindi aggiunge: «Ho fiducia che la Provincia intervenga in queste due opere e quindi vengano inserite nel piano delle opere pubbliche che dovrebbe essere redatto entro la fine del mese».

Il raccordo al Doss dela Roda tra strada provinciale e superstrada era stato prospettato l’estate scorsa a seguito del progetto della piattaforma Amnu nella piana del Ciré all’altezza (ma sul lato opposto) dello stabilimento Elevetronic. La realizzazione del punto di raccolta dei rifiuti comporterà un notevole afflusso di autocompattatori provenienti non solo dalla zona di Pergine, ma da tutti i centri servizi da Amnu spa. E la partenza di pesanti automezzi carichi di rifiuti differenziati con meta gli stabilimenti di lavorazione. Sono tutti automezzi destinati a transitare per l’abitato di Ciré, martoriando ulteriormente la frazione. In sostanza, i camion scendono lungo la provinciale per risalire alla piattaforma utilizzando la statale svoltando al raccordo della Mochena. Con l’innesto, i camion scendono sulla statale fino alla Mochena e risalgono sull’altra corsia in direzione di Pergine non attraversando l’abitato, con i camion di Amnu spa ad allungare il percorso di poche centinaia di metri.

«Una soluzione - dice Negriolli - che trova Amnu disponibile».

Ma c’è un’altra zona che soffre particolarmente, e vede interessato viale Dante con la diramazione di via Tamarisi, che affianca lo Shop Center Valsugana per penetrare poi nella nuova zona produttiva dove sono sorti nuovi stabilimenti artigianali e industriali. Più oltre è poi prevista la realizzazione del centrale a biomassa. La strada (via Tamarisi) proseguirà oltre per raggiungere la riva sinistra del Fersina. Per dirottare il traffico che altrimenti insisterebbe su viale Dante e il centro (rotatoria, via Rosmini, viale Venezia) già la passata amministrazione aveva prospettato di collegare la zona a valle del viadotto alla statale, realizzando una rotatoria e oltrepassando il Fersina.

«La soluzione prospettata (la rotatoria, ndr) non è stata condivisa dalla Provincia - dice Negriolli - pensando di utilizzare la viabilità esistente integrandola e realizzando sempre il ponte sul Fersina».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera