Dorme in albergo a sbafo denunciato truffatore

Un campano di 40 anni, facendosi passare per imprenditore, ha pernottato in tre hotel. Aveva lasciato conti insoluti per mille euro, la polizia lo blocca


di Giuliano Lott


ROVERETO. Non avrà la stessa classe del conte Mascetti impersonato da Ugo Tognazzi in Amici Miei, ma il trucco del “rigatino” per dormire a sbafo in lussuosi hotel lo ha applicato anche lui. Con i suoi modi e con la sfrontatezza di un professionista del ramo. Ma come in tutti i romanzi gialli (o come pure l’indimenticato ispettore Rock della brillantina Linetti), anche lui ha commesso un errore. E.E., 40 anni, campano, la settimana scorsa si è presentato in una banca del centro sostenendo di aver vinto 5 milioni con un Gratta&vinci e chiede come fare per incassarlo. Il direttore finge di abboccare, si fa lasciare gli estremi e segnala il nome alla polizia, ma di E.E. non si trova traccia.

Mercoledì però viene individuato in un albergo del centro, dove ha preso una stanza da un paio di giorni, e accompagnato dagli agenti in commissariato. Qui emerge che da almeno una settimana il quarantenne, spacciandosi per imprenditore, titolare di un’industria con sede a Treviso (a un ristoratore scettico ne mostra persino la visura camerale grazie a internet), dorme e pasteggia a scrocco negli alberghi roveretani, sparendo quando si tratta di saldare il conto.

In tutto, ha saputo sommare mille euro di insoluto, ai danni di tre diversi alberghi cittadini. E andando indietro di qualche settimana, lo stesso espediente l’aveva sfoggiato in un hotel di Brescia, dove però, mostrando una flessibilità degna dei tempi odierni, si faceva passare nientemeno che per magistrato.

E.E., senza fissa dimora, ha un discreto curriculum, con precedenti per truffa e sostituzione di persona. Il commissariato lo ha denunciato per insolvenza fraudolenta e sta verificando la provenienza di una carta di credito e di un cellulare.

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