TRENTO. L'auto vista da lei. E qui il binomio donne-motori viene scomposto nella sua tradizionale declinazione, visto e considerato che Tiziana Fait al volante, per lavoro, ci ha trascorso gli ultimi 13 anni. E con profitto, tanto da farne una professione, invidiata ed invidiabile. Perché? Alle quattro ruote la giornalista trentina coniuga nei suoi servizi lusso, gastronomia, sport e tutto quanto fa glamour. Un esempio: si veda sul sito motorinrosa.com il servizio ambientato a Cortina con la bionda Fait al volante di una ipertecnologica Porsche Panamera e poi al tavolo del Dolomieu, dallo chef stellato Enrico Croatti. La settimana scorsa era al festival di Sanremo, inviata ovviamente in rosa. E per i prossimi due mesi ha un'agenda stracolma.

Niente male, davvero.

«Guardi, nulla nasce per caso. Sono appunto 13 anni che mi occupo di questo settore, sempre in tv e specializzata in motori. E da un anno ho dato vita ad una web tv che ci permette di produrre servizi di grande qualità. In precedenza ho lavorato per le tv (Class Nbc, Auto-moto tv tra le altre), ed ora ho avuto anche delle proposte per fare il percorso inverso. Ovvero per portare sul piccolo schermo il nostro canale web, ma questo mezzo ci consente una grande libertà di manovra e di raggiungere comunque un grande pubblico».

Ecco la scelta del sito web.

«Una scommessa. Ho deciso di portare la mia esperienza televisiva su un altro mezzo. Sede ed uffici sono a Milano. Il nostro è un punto di vista femminile in un mondo maschile. Vogliamo raccontare le auto in modo diverso, come non fanno gli altri: ovvero facciamo delle web-series, dei racconti, narrati come un film. C'è il classico servizio in forma di intervista, ogni tanto ci vuole, ma non è questo il nostro taglio. Da tre mesi c’è stata una fusione con una casa di produzione che ci permette di fare cose molto spettacolari: possiamo fare riprese in 4k ma anche girare a 360°, tecnologia sfruttabile anche con la visione da smartphone».

Senta Tiziana ma lei al volante come è? Patente presa al primo colpo?

«Guardi ho fatto di recente anche dei corsi con l’istruttore in pista. Di sicuro non ho paura di nulla. Se il servizio prevede che mi debba lanciare col paracadute per poi saltare in macchina io lo faccio... La patente? Uhm, forse la prima volta volta ai quiz mi hanno bocciata, ah ah. E per quanto riguarda i punti, qualcuno mi è saltato proprio qui a Trento: me ne hanno tolti 5 perchè tenevo il cellulare sulle ginocchia. Un vigile severissimo non ha voluto sentire ragione».

Di auto ne avrà provato un’infinità...

«Sì ed il bello della faccenda è che la gente si fida di me: ed ecco che sul sito non sono rare, anzi, le richieste di consiglio su quale auto prendere, su quale cilindrata orientarsi. Se optare per un motore a benzina, a gasolio, oppure un ibrido. In gergo si parla di prove prodotto: significa che quando esce un’auto nuovo la possiamo collaudare in anteprima e raccontarla al pubblico».

Bello, tra l’altro questo suo biglietto da visita in rosa.

«Grazie. Vi è infatti allo studio l’idea di produrre del merchandising con il logo che unisce donne e motori».