Don Laghi: «Salviamo la casa di Marco»

Il parroco oggi durante la messa proporrà una raccolta fondi in aiuto di Groff


Roberto Gerola


PERGINE. Sta montando un notevole interesse il caso dell'invalido che si vede la propria casa messa in vendita giudiziaria per non aver pagato la fattura di Amnu spa relativa a un servizio funebre. In sostanza, nel luglio del 2008, gli era morta la madre. Le "Onoranze funebri" (servizio svolto da Amnu), su richiesta del figlio Marco Groff, avevano svolto il proprio lavoro e quindi Amnu aveva poi emesso la relativa fattura. Solo che l'indigenza e la ritrosia nel chiedere aiuto erano state un po' la causa di tutto. Ed ora, l'invalido con 250 euro al mese si trova con la casa in vendita.

Ma la solidareità della gente si è già mossa. Su Facebook del Trentino sono piovuti messaggi di solidarietà, ma anche di sdegno per quanto è capitato a Marco Groff. Alcuni si sono anche dichiarati disponibili a una raccolta di fondi per evitare che l'uomo perda la casa. Fin da subito o quasi c'era stato l'interessamento dell'amministrazione comunale di Frassilongo e di altri amministratori. Ma i tentativi di convincere Marco Groff ad accettare le proposte di Amnu spa si erano rivelati inutili. E Marco Groff non aveva voluto saperne, nemmeno dei solleciti che Amnu spa gli inviava regolarmente per poter dirimere la cosa. Solo che tutta questa sua ostinazione ha fatto precipitare le cose.

Ma c'è ancora tempo. La legge permette che il procedimento si blocchi in presenza del pagamento di quanto dovuto, di fronte a una garanzia che entro il giorno fissato per la vendita giudiziaria (in questo caso il 27 gennaio prossimo) ci sia la somma necessaria a coprire l'importo della fattura che con le spese giudiziarie accessorie ammonta a 3.544 euro, finora. Probabilmene ci sarà ancora qualche centinaio di euro in più da pagare.

Ieri anche il parroco don Daniele Laghi ha chiesto informazioni. «Non sapevo nulla di questa vicenda. Sono qui da appena un anno. Ma comunque, già domani (oggi per chi legge) mi attiverò per trovare una soluzione affinché Marco Groff non perda la sua unica abitazione. Celebrerò appunto domani (oggi) la messa a Frassilongo alle 18.30 e faro sapere a tutti di questa vicenda. Sto pensando a una sorta di sottoscrizione. Ne discuteremo con i paesani», ha detto il parroco.

E l'idea di una sottocrizione per salvare la casa a Marco Groff è oggetto anche di alcuni interventi su Facebook. C'è gente appunto disponibile a dare un proprio contributo per raccogliere la somma necessaria, ma anche altre persone in valle ci hanno telefonato disposte a contribuire. Forse interverrà anche l'ente pubblico (e la Comunità in particolare). In fondo non si tratta di grandi cifre. La casa (un maso) è stata valutata 70.000 euro: ha solo corrente elettrica e acqua, un piano terra senza riscaldamento, e sopra un fienile; due terreni a prato nei pressi. Il tutto posto in un luogo particolarmente ripido. Ma Marco Groff si accontenta: legna non ne ha, una bombola di gas ogni tanto per scaldarsi un po' d'acqua per lavarsi (il gabinetto è esterno) o qualcosa da mangiare. Del resto il camino è rotto. Ha una piccola "Ape" per muoversi parcheggiata al riparo sotto una tettoia.













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