Disordini a «Marassi», denunciato un trentino

L'uomo, di orgine serba, è accusato di aver preso parte agli episodi di violenza allo stadio



TRENTO. C'è anche un trentino (di origine serba) fra i 37 denunciati per gli episodi di violenza che si sono registrati allo stadio Marassi di Genova in occasione della partita di mercoledì scorso fra l'Italia e la Serbia. Dell'uomo si sa poco se non che per la polizia ha preso parte agli episodi che poi sono culminati con la sospensione (e quindi l'annullamento) dell'incontro di calcio. Nella stessa serata sono stati anche arrestati 8 tifosi serbi fra cui Ivan Bogdanov, il ragazzo tatuato che, coperto da un passamontagna, è stato indicato come uno dei capi del tifo violento. Per questi otto, tra venerdì e sabato, il gip ha convalidato l'arresto e applicato la misura cautelare della custodia in carcere, visti i gravi indizi di reato a loro carico e l'impossibilità di applicare una misura diversa. A questi tifosi vengono contestati i reati di danneggiamento aggravato e lancio e porto di oggetti atti ad offendere. Ora le indagini della Digos sembrano indirizzate sulla pista di una sorta di «internazionale serba» che si snoderebbe fra Serbia, appunto, Slovenia, Austria ed Italia. Attraverso i suoi legali Ivan Bogdanov (che la madre ha descritto come il miglior figlio al mondo) ha detto di essere dispiaciuto per quello che è accaduto.













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