Disabili, ad Arco corteo con le carrozzine

L’8 settembre operazione lumaca sulla ciclabile per protestare contro i limiti del codice della strada


di Gianluca Marcolini


ARCO. Stavolta l'operazione lumaca andrà in scena sulla pista ciclabile e nel mirino non vi sarà la tanto contestata viabilità arcense bensì il codice della strada. Non si ferma la battaglia di Augusto Tamburini, il professore in pensione di Arco paladino dei diritti dei disabili.

Messe da parte le proprie questioni, momentaneamente e in attesa degli sviluppi giudiziari, l'ex docente ha deciso di organizzare una manifestazione di protesta e di sensibilizzazione a dir poco originale. Il prossimo 8 settembre si metterà alla testa di una carovana di carrozzine per disabili con l'intento di portare a conoscenza dell'opinione pubblica una questione normativa che nella vita di un portatore di handicap rappresenta un problema molto grave. Dove si può transitare con le carrozzine elettriche e con gli scooter per disabili? E' necessaria la copertura assicurativa? Queste le domande che pongono Augusto Tamburini e gli altri promotori della “giornata di mobilitazione per i diritti di circolazione delle persone in carrozzina e scooter elettrici”.

Ad organizzare l'evento saranno il Circolo di cultura popolare, i Disabili in lotta per il riconoscimento dei diritti costituzionali, la Uildm Trentina di Riva. La partenza avverrà da piazzale Segantini ad Arco e l'arrivo sarà posizionato in piazzale della Costituzione a Riva. Il percorso verrà ricavato lungo i cinque chilometri di pista ciclabile che corrono parallelamente alla statale. La manifestazione è patrocinata dalle amministrazioni comunali. Tutto ruota intorno all’articolo 46 del codice della strada che definisce veicoli le macchine di qualsiasi specie che circolano sulle strade guidate dall’uomo. Non rientrano nella definizione di veicolo, quindi, quelle per uso di bambini o di invalidi, anche se asservite da motore, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento.

«Per non essere considerata veicolo – spiega Tamburini – la carrozzina non deve essere più lunga di 110 cm, né più larga di 50 (può raggiungere i 70 cm in alcune situazioni), né più alta di 135 cm. Deve essere monoposto e non pesare più di 40 chilogrammi. Quanto al motore, non può consentire il superamento dei 6 chilometri all’ora, né superare la potenza massima di un kilowatt. Se supera anche solo uno di questi limiti è da considerarsi veicolo con tutto ciò che comporta. Quante sono le carrozzine elettroniche in commercio che superano almeno uno di questi limiti? Buona parte! Il problema è tutt’altro che marginale perché se le carrozzine sono veicoli, chi le conduce non può comportarsi come un pedone, pena il rischio di una contravvenzione. Non può circolare sui marciapiedi, in zone in cui il traffico veicolare sia totalmente interdetto, sulle piste ciclabili e non può usare gli attraversamenti pedonali. Inoltre, deve tenere la destra anziché quella prevista per i pedoni, ovvero la sinistra, per essere più visibili. Ma ci sono anche dei risvolti assicurativi: in caso di incidente o di investimento si ha diritto al pieno risarcimento dei danni? Riteniamo di no” Il problema si risolve modificando il codice della strada, da qui l'avvio di una serie di iniziative di sensibilizzazione. Incominciando da Arco il prossimo 8 settembre.

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