Dirigenti Pat, Nicoletti è il più ricco

Nella top ten anche l’uscente Tomasi, Pedrotti e Decol. Tra i consulenti anche ex assessori ed ex alti funzionari in pensione


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Non c’è che dire, in tempi di crisi il lavoro di dirigente in Provincia è molto ben retribuito, anche in confronto a molti impieghi nel settore privato. Certo, in molti casi, alle alte retribuzioni corrispondono anche molte responsabilità e un’elevata capacità. Gli stipendi mensili, però, per i 93 dirigenti di piazza Dante restano più che buoni. Basta guardare la lista per le retribuzioni relative al 2013 pubblicata a partire da ieri sul sito internet della Provincia.

La classifica. In testa alla lista c’è il dirigente che occupa anche la poltrona amministrativa più importante di piazza Dante, il segretario generale Paolo Nicoletti. Nel 2013 ha incassato 168.161 euro lordi in totale. Andando nel dettaglio, si vede che il suo stipendio mensile netto è stato di 6 mila e 941 euro. Il salario netto teorico mensile era di 5.801 euro, ma a questi soldi vanno aggiunte la retribuzione annua di risultato, che è stata di 10 mila e 952 euro, e le altre voci accessorie pari a 18.455 euro. Al secondo posto, si piazza l’ex dirigente generale del dipartimento della conoscenza Marco Tomasi passato, poi, al progetto speciale per l’innovazione, una sorta di panchina di lusso che il dirigente non ha digerito, visto che lascerà a breve l’incarico per andare a dirigere l’università di Siena. Nel 2013, il suo stipendio mensile effettivo è stato di 6 mila e 852 euro per una retribuzione lorda totale di 166.251 euro. Al terzo posto si piazza il capo dell’ufficio stampa Gianpaolo Pedrotti che nel 2013 ha avuto una retribuzione totale di 158.546 euro lordi, accessori compresi, che ha comportato una retribuzione effettiva netta di 6 mila e 558 euro al mese. Al quarto posto in classifica si è piazzato il direttore generale di Cassa del Trentino Lorenzo Bertoli che, tra l’altro è anche vicepresidente dell’altra controllata di piazza Dante Patrimonio spa. Per lui, la retribuzione totale lorda nel 2013 è stata di 154.451 euro che ha comportato uno stipendio mensile netto effettivo di 6 mila e 421 euro. Al quinto posto in classifica si piazza il capo del personale della Provincia Silvio Fedrigotti che nel 2013 ha incassato 149.689 euro lordi. Lo stipendio netto mensile per lui è stato di 6.227 euro anche grazie alla retribuzione di risultato do 10.500 euro lordi.

Al sesto posto, si piazza Livia Ferrario, ex dirigente del dipartimento delle politiche per la salute e neodirigente del dipartimento della conoscenza, dove ha preso il posto di Tomasi. La sua retribuzione totale lorda nel 2013 è stata di 149.068 euro per uno stipendio mensile netto effettivo di 6mila e 213 euro. Settimo posto per Roberto Bertoldi, dirigente della Protezione civile con 6.115 euro netti al mese. Ottavo Raffaele De Col, dirigente dei Lavori pubblici che ha avuto uno stipendio mensile netto di 5.901 euro. Dietro di lui il dirigente dell’avvocatura Nicolò Pedrazzoli con 5.900 euro netti al mese. Decimo Fabio Scalet, dirigente degli affari legislativi e istituzionali, ha avuto un mensile netto di 5.894 euro.

Le consulenze. Sul sito della Provincia sono stati pubblicati anche gli incarichi e le consulenze affidate sia dalla Provincia che dalle sue controllate nel primo semestre del 2014. Tra le consulenze più costose quella da 48 mila euro affidata da Patrimonio del Trentino spa alla Tns srl per uno studio di mercato finalizzato alla realizzazione di una struttura turistico-alberghiera nel settore medical-wellness alle ex caserme autostrungariche delle Viote sul Bondone. Altri 29 mila 330 euro sono stati dati alla Solve Consulting managemente beratung GnBh sempre per uno studio relativo alla trasformazione delle caserme in un grande wellness.

Cassa del Trentino, invece, ha affidato ad Andrea Mazzella un incarico da 46 mila euro per lo sviluppo di operazioni di partenariato pubblico-privato come il centro termale di Pozza di Fassa, il Social housing e il parco dei sapori di Mori. Trentino Sviluppo ha affidato a Sabrina Pesarini un incarico di 76.762 euro per l’affiancamento operativo per la messa in opera delle attività approvate in seguito allo studio del piano strategico di digital marketing. All’ex assessore provinciale Gianluca Salvatori sono andati 46.500 euro per la promozione del progetto "Manifattura" e l’elaborazione e impostazione del modello comune di gestione degli incubatori gestiti da Trentino Sviluppo. Sempre Trentino Sviluppo ha affidato all’ex dirigente provinciale all’industria Paolo Spagni, ora in pensione, un incarico da 47 mila euro per l’attivazione e implementazione Task force Imprese (inclusa quota success fee).













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