Diocesi, ecco la «casa della cultura»

In via Endrici un'opera da 12,9 milioni, finanziati al 75% dalla Provincia


Chiara Bert


TRENTO. Riunirà l'archivio e le biblioteche della Diocesi, un patrimonio di 200 mila libri. È il «polo culturale» Vigilianum che sorgerà tra il Seminario maggiore e via Endrici. La Diocesi ha dato il via all'iter di appalto dei lavori. Il costo sfiora i 13 milioni, finanziati per il 75% dalla Provincia.

L'obiettivo dichiarato due anni fa, quando la Diocesi ottenne la concessione edilizia del Comune, era di chiudere il cantiere in un paio d'anni. I tempi si sono invece allungati e solo due mesi fa è stato pubblicato il bando di gara.  Del resto il progetto della «Casa della cultura» è in ballo fin dalla metà degli anni '90, quando la Diocesi vendette alla Provincia il Seminario Minore. Veniva così meno la biblioteca del seminario che rappresentava un importante luogo di consultazione con migliaia di volumi rari. A questo si è aggiunta nel tempo la mancanza di spazi adeguati per l'archivio ma anche per molte collezioni private frutto di donazioni alla Diocesi. In più molte parrocchie che oggi si ritrovano senza sacerdote, potranno trasferire nella nuova sede i propri archivi evitando il degrado dei documenti conservati.

In via Endrici verranno conglobate anche le biblioteca del Seminario maggiore e il Centro di documentazione del Centro missionario): si tratta di un patrimonio di quasi 200 mila libri, per il quale sono previsti 5 mila utenti all'anno solo per l'archivio.

Il «Centro Vigilianum», per la cui gestione si sta pensando ad una fondazione, sarà inserito nel contesto del Seminario maggiore, affacciato su via Endrici, e si svilupperà su 5 piani per un totale di 27 mila metri cubi, di cui 8 mila interrati. Oltre 100 i parcheggi a disposizione della struttura. Dalla proposta iniziale, l'aspetto esterno dell'edificio è stato profondamente cambiato, riducendo l'impatto e acquisendo maggiore leggerezza e ariosità.

Un'opera dal costo importante, quella che sorgerà in via Endrici: 12 milioni 900 mila euro l'importo. Il 75% sarà coperto dalla Provincia: il 4 agosto, con una determinazione del dirigente del dipartimento protezione civile e infrastrutture, l'ingegner Raffaele De Col, piazza Dante ha infatti concesso un contributo di 9.450.000 euro, che sarà erogato da Cassa del Trentino in 10 rate annue costanti del valore di 1.176.000 euro. La Diocesi metterà gli altri 3 milioni, accantonati dalla vendita del Seminario minore.

Il comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici aveva esaminato il progetto lo scorso marzo, consigliando di posizionare la quota delle fondazioni a -4 metri rispetto al piano di campagna. Sotto l'aspetto progettuale, è stato poi osservata l'opportunità di destinare ad area verde le superfici esterne previste a parcheggio, migliorando così l'inserimento urbanistico dell'intervento. Nel nuovo piano finanziario presentato dalla Diocesi a inizio maggio è stata aggiunta la spesa per la posa di pannelli fotovoltaici e solari: il polo culturale avrà infatti una particolare attenzione al risparmio energetico con l'impiego anche della geotermia.

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