Dellai dottore ad honorem

Ieri il presidente è volato in Israele: l’Università di Haifa lo ha insignito del riconoscimento accademico



TRENTO. Dellai è dottore in filosofia. Ieri ad Haifa l’università gli ha consegnato ufficialmente tocco e diploma ad honorem che il presidente ha subito “girato” ai tanti ricercatori che ogni giorno portano avanti i progetti nati dalla collaborazione tra l’università israeliana e il Trentino. «Sono molto contento, ed al tempo stesso convinto che questo riconoscimento viene conferito attraverso la mia persona all'intera comunità scientifica del Trentino», ha commentato il presidente della Provincia a margine della cerimonia che lo ha visto insignito della laurea honoris causa conferita dall'Università di Haifa per la proficua collaborazione instaurata da alcuni decenni fra le due comunità scientifiche. Dellai é partito ieri mattina alla volta di Israele per partecipare alle cerimonie dedicate al quarantesimo anniversario della nascita dell'Università di Haifa.

Accompagnato dai professori Manfred Lahnstein, Oliviero Stock e Martin Golumbic, il presidente ha ricordato come la collaborazione con Haifa parta da lontano, in tempi in cui tra l'altro molte accademie europee avevano deciso di chiudere la porta ad Israele. «Noi abbiamo deciso la via della collaborazione - ha detto Dellai - e penso che abbiamo fatto bene. Ma dobbiamo proseguire su questa strada. Abbiamo tanti progetti da portare avanti assieme». Il presidente della Provincia ha ribadito poi la convinzione che «la collaborazione scientifica aiuta le strategie per la pace e la convivenza tra i popoli, soprattutto in un' area delicata come il Medio Oriente. Inoltre, è proprio attraverso queste buone pratiche che attuiamo una concreta premessa allo sviluppo ed alla competitività del nostro tessuto imprenditoriale», ha aggiunto, ricordando che grazie a questa partnership poche settimane fa è stato siglato l'unico accordo che il Governo israeliano ha stretto con una regione italiana.

«Dedico questa laurea - ha concluso il presidente della Provincia - a tutti i giovani ricercatori che ogni giorno si impegnano in Trentino per tenere viva con passione la scommessa che tutti noi stiamo giocando».

Ma la spedizione di Dellai in Israele non si esaurisce all’appuntamento cerimoniale di ieri. Proprio questa mattina, infatti, è in programma l’incontro con l'ambasciatore italiano in Israele per approfondire il quadro della collaborazione fra i due territori. La partnership avviata da tempo è dunque destinata a consolidarsi e ad ampliarsi, arricchendo la collaborazione fra le comunità scientifiche.

Una bella soddisfazione per Dellai che ha voluto anche scherzare un po’: «Non mi metterò a fare il filosofo. Ho telefonato ai miei figli universitari e ho detto loro che la laurea va guadagnata sul campo, non come me». Ma per tornare subito serio, ha ricordato che questa tappa fa parte di un rapporto che si vuole molto stretto con Israele non solo nel campo della ricerca, ma anche dello scambio di investimenti. «Loro sono forti nel venture capital, noi abbiamo molte aziende interessate. E’ un rapporto che potrebbe portare molti buoni frutti».













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