due anni per tentata estorsione

«Dammi i soldi dell’affitto»: condannato

Lui era debitore di ben undici mensilità ma ha preteso un bonifico dalla padrona di casa



TRENTO. Una situazione paradossale: la coppia da undici mesi non pagava l’affitto ma l’uomo si era presentato dalla padrona di casa pretendendo che fosse lei a fare un bonifico sul conto corrente (di lui) con una cifra pari a quella di un mese d’affitto. E non si era trattato di una richiesta «in amicizia», ma di una pretesa seguita dalla minaccia di far saltare in aria l’appartamento.

Tutto questo è successo l’anno a Lavis e ha portato alla denuncia dell’uomo (marocchino sposato con un’italiana) per tentata estorsione. Denuncia che ieri si è trasformata in una condanna a 2 anni oltre al pagamento di una multa da 2 mila euro. A quanto pare i rapporti fra la proprietaria di casa e i suoi inquilini erano già difficili. Con quest’ultimi che avevano avuto comportamenti tali da danneggiare gli altri alloggi. Danneggiamenti che erano stati denunciati. Inoltre non erano molto attenti per quanto riguarda i pagamenti tanto che, al momento della denuncia, erano ben 11 le mensilità di cui la coppia era debitrice. Ed era partita l’ingiunzione di sfratto. Una richiesta a lasciare l’alloggio cui l’uomo aveva risposto attaccando.

In base alla denuncia della vittima del tentativo di estorsione, il marocchino si è presentato a casa e le ha «chiesto» di fargli un bonifico sul conto corrente. Invece di essere lui a pagare l’affitto, doveva essere lei a dargli un cifra di valore pari ad una mensilità. E se non lo avesse fatto? Lui ha minacciato di far saltare l’appartamento «tanto io da lì non esco, puoi fare tutto quello che vuoi», le ha detto. Ieri l’udienza davanti al collegio che si è conclusa con la condanna del marocchino a due anni.













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