«Dal Papa speranza ed entusiasmo»

Oltre 400 trentini hanno partecipato al forum delle famiglie cattoliche che si è tenuto al parco nord di Milano



TRENTO. «E' stata una faticaccia, ma anche una grande soddisfazione». Don Albino Dell'Eva, responsabile della pastorale per la famiglia della diocesi di Trento, risponde con voce squillante al telefonino. Ha ancora negli occhi le immagini della folla, almeno un milione di persone, che ieri ha assistito alla messa per la chiusura del forum mondiale della famiglia al parco nord di Milano, a Bresso. Un milione di persone che hanno ascoltato le parole del Papa che li ha incoraggiati ad affrontare le difficoltà sempre crescenti per la famiglia in questi tempi di crisi. Don Dell'Eva è entusiasta: «Il Santo Padre ha fatto un discorso concreto. Rispetto a molti relatori che lo hanno preceduto, si è calato nella vita reale delle famiglie. Ha parlato delle difficoltà che oggi la famiglia deve affrontare. E' stato molto pratico e concreto. Ha parlato del lavoro che manca in tante famiglie, della difficoltà di coniugare tempi di lavoro e famiglia. Il Papa ha anche parlato dell'effetto spesso disastroso che queste difficoltà hanno sulla tenuta della coppia e, quindi, delle separazioni e dei divorzi in aumento».

Un appuntamento, quindi, che è servito a riflettere, ma anche a dare speranza, come spiega don Dell'Eva: «Il bilancio è più che positivo. Abbiamo camminato molto. E' stata una gran fatica. Abbiamo anche visto il Papa da vicino, visto che è passato con la macchina nei pressi della nostra postazione. Ma la cosa più importante è stato il clima che abbiamo respirato. Si respirava un grande entusiasmo, una gioia che ci ha dato la carica. Siamo veramente contenti. Abbiamo potuto riflettere insieme, ma anche abbiamo pregato in gruppo. E' stata una bella esperienza». Ieri alla messa ha partecipato un milione di persone, mentre alla festa di sabato erano in 300 mila. Dal Trentino è arrivata una consistente rappresentanza: circa 400 persone. Più di 250 erano i partecipanti arrivati con gli autobus organizzati dalla diocesi. Altri 150 sono andati per conto proprio o con autobus organizzati dalle parrocchie. Per cercare di sostenere le famiglie in questo momento di crisi, la diocesi ha pagato gran parte delle spese per il viaggio. I gruppi più consistenti venivano dalla val di Fiemme, da Pergine, da Vezzano, Mezzocorona e da Borgo Santa Caterina, a Rovereto, oltre che dal capoluogo.

Don Dell'Eva è orgoglioso: «Abbiamo fatto fare una bella figura alla chiesa trentina. Ma soprattutto è stata una grande esperienza per tutti noi che ora torniamo a casa con una carica di entusiasmo notevole». Adesso l'appuntamento per le famiglie cattoliche è tra tre anni a Filadelfia.

Quello che si è concluso ieri è stato un appuntamento particolare, visto il momento che sta vivendo la Chiesa. Il popolo delle famiglie, però, si è stretto attorno al Santo Padre in un momento in cui i corvi volano bassi sul vaticano. A queste famiglie non importano i giochi di potere nei sacri palazzi. A loro importa avere una parola di speranza e di incoraggiamento per affrontare difficoltà sempre più grandi.

Adesso l’entusiasmo vissuto da queste famiglie trentine dovrà fare da lievito per trasmettere a chi è rimasto a casa, dovrà servire da esempio per tutte quelle famiglie che vivono con sempre maggiore affanno. Il raduno di Milano, come quello di Filadelfia tra tre anni, ha proprio questo obiettivo, di seminare speranza e entusiasmo in un momento in cui la speranza sembra essere uno sport difficile da praticare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano