D’ora in avanti i migranti senza più protezione di fatto resteranno in Italia, ma come clandestini

TRENTO. Immediata conseguenza del punto precedente (cancellazione della protezione umanitaria) è che sul territorio italiano ci saranno migliaia di clandestini in più.Facciamo un esempio pratico. Una...



TRENTO. Immediata conseguenza del punto precedente (cancellazione della protezione umanitaria) è che sul territorio italiano ci saranno migliaia di clandestini in più.

Facciamo un esempio pratico. Una mamma con un bambino piccolo che aveva ottenuto protezione umanitaria e quindi anche un alloggio in un comune trentino nell’ambito del sistema di accoglienza diffusa giunge al termine di due anni di durata della protezione. Prima del decreto Salvini, questa donna avrebbe presentato una domanda di proroga della protezione che - in costanza delle condizioni di vulnerabilità , ma anche in caso di evidente integrazione nel contesto sociale - sarebbe stata concessa. Poiché il governo ha eliminato l’istituto della protezione umanitaria, la mamma in questione non potrà godere della proroga e dunque non sarà più titolare di protezione giuridica, diventando - di fatto - una clandestina. Conseguenza immediata è che non potrà nemmeno continuare a vivere negli alloggi sul territorio. Risultato? In teoria dovrebbe essere rimpatriata, in pratica (poiché i fondi stanziati dal governo consentono per ora il rimpatrio di un numero assai limitato di persone all’anno) la mamma con i suoi figli sarà costretta ad arrangiarsi come potrà, diventando a tutti gli effetti un “fantasma”.













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