Cristo Re, valzer di negozi e la Zinzorla si divide in due 

La panetteria ha lasciato la piazza per trasferirsi in via Maccani. E per la prima volta dal 1945 ci sarà distanza fra la tabaccheria e lo storico bar del rione



TRENTO. È il caro affitti a innescare una sequenza di trasferimenti di negozi che rischia di cambiare il volto di piazza General Cantore. Dal primo settembre il negozio di pane gestito da alcuni anni da Vittorio Micera, si è trasferito in via Maccani 21; da ottobre al suo posto, l’edicola tabacchi gestita da Laura Garbin, ma Cristo Re ha perfino rischiato di perdere lo storico bar Zinzorla. A bloccare la sua trasformazione in sala giochi solo la vicinanza con obiettivi sensibili come la scuola. Poco distante su via Fratelli Fontana sono due gli spazi commerciali liberi: nella parte bassa l’ex pasticceria Ianni e verso il ponte di San Giorgio l’ex fioreria Ghedini. Trasferimenti che non mancheranno di creare qualche disagio per gli abitanti della zona sud di Cristo Re che dopo anni, per acquistare pane e latte in un negozio dedicato, dovranno arrivare a metà Corso Buonarroti o davanti all’Hotel Everest. L’alternativa è il Sait che offre pane fresco anche alla domenica mattina. Ma il trasferimento della tabaccheria che passa dalla locazione della famiglia Gadotti a quella di Itas Assicurazioni, ha qualcosa di “epocale”. Era infatti dal 1945 che tabacchi, generi di monopolio, giornali e bar erano un corpo unico. A seguito del passaggio di gestione della Zinzorla da quella storica della famiglia Gadotti ai fratelli Casagranda, si arrivò alla separazione con la costruzione di un muro che andava a dividere lo spazio edicola-tabacchi dal bar. Erano però due entrate attigue e nella sostanza non cambiava molto. Da ottobre invece, saranno alcuni metri a separare le due attività e del destino commerciale dell’ex tabaccheria non si sa ancora nulla. Vittorio Micera va ad aprire «La Panetteria» all’altezza dell’incrocio con via Abondi in una zona nella quale, seppur densamente abitata, non esisteva un negozio di pane e latte. Alla Panetteria proseguirà la tradizione della vendita dei latticini campani, ma sarà presente anche un’offerta di alimentari: «Vorrei che chi entra qui possa trovare la vecchia bottega di quartiere che aveva un po di tutto. Molte sono anche - ci dice Vittorio Micera - le persone anziane che non consumano grandi quantità e da me possono acquistare quello che vogliono». (d.p.)













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