Cristo Re: «Amianto vicino alle elementari»

L’accusa dei consiglieri Cia e Sembenotti che ieri hanno “accolto” i genitori degli alunni con un volantino. I timori per le Schmid e le Bellesini


di Silvia Siano


TRENTO. «Degrado e amianto minacciano i nostri figli in via Schmid e in via Lavisotto». Inizia così il testo del volantino consegnato ieri davanti all’ingresso delle elementari Schimd, ad ignari genitori, che accompagnavano i loro bambini, emozionati per il primo giorno di scuola. L’iniziativa, che ha destato sorpresa e preoccupazione nelle mamme e nei papà, è promossa dalle famiglie residenti nella zona Nord di Trento ed è sostenuta dai consiglieri Claudio Cia (Civica per Trento) e Marco Sembenotti (Civica per Divina). «Non è accettabile – si legge nel volantino - che vicino ad una scuola elementare e ad un nido d'infanzia sia tollerato degrado, presenza di ratti e una copertura in amianto vecchia di oltre 30 anni. Questo è ciò che avviene vicino alla scuola elementare Schmid e all’asilo d’infanzia “Piccolo principe” esponendo i nostri figli a gravi rischi per la loro salute. Abbiamo chiesto al sindaco Andreatta e al presidente della circoscrizione Redolfi di intervenire, ma siamo stati snobbati. Ora vogliamo essere ascoltati perché ne abbiamo tutto il diritto e soprattutto perché c’è in gioco la salute dei nostri figli».

Sul problema amianto, Cia ha depositato un’interrogazione in consiglio comunale. «Molte volte e in diversi modi i cittadini - dice il consigliere - si sono rivolti agli organi politici, sia della circoscrizione che del Comune, per avere risposte concrete ai disagi evidenziati senza però ottenere alcuna attenzione e azione. C’è forte preoccupazione per questo materiale altamente nocivo la cui inalazione delle sue fibre provoca neoplasie polmonari e dunque può minacciare la salute di grandi e piccini tanto più che la zona è quotidianamente ventilata». Nell’interrogazione si chiede al sindaco, se la copertura in amianto di via Lavisotto sia stata inserita nella mappatura dei seimila manufatti censiti dalla Provincia, se sia possibile determinare il punteggio di rischio e se non sia il caso provvedere alla sua eliminazione, visto che si trova vicino ad una scuola elementare e ad un asilo nido. «Mi chiedo – prosegue Cia – se il sindaco si sia mai occupato del problema e se esiste una giustificazione plausibile al fatto che, nonostante le diverse segnalazioni e proteste, a tutt’oggi l’amministrazione non abbia ancora provveduto ad attivarsi per rimuovere questo pericolo per la salute pubblica. L’auspicio è che le famiglie siano rassicurate e che il problema non venga minimizzato o negato, ma che al contrario vengano portare a conoscenza del consiglio le prossime iniziative per trovare una soluzione”.

Ma nel quartiere di Cristo Re, ci sono anche altre scuole a “tiro” di amianto: sono le elementari Bellesini, che si trovano di fronte a un edificio in via Stoppani, la cui copertura è in cemento-amianto. Il problema è stato sollevato dal consigliere provinciale Marco Sembenotti che ha presentato un’interrogazione in consiglio, nella quale si chiede quali provvedimenti intenda adottare l’amministrazione.

La Provincia ha in corso una mappatura degli edifici che abbiano tetti in amianto in modo da iniziare una maxi bonifica. Una recente legge di maggio 2012 ha introdotto anche l’obbligatorietà della bonifica dell'amianto pericoloso a carico del proprietario dell'edificio, con un sostegno economico da parte dell'ente pubblico.

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