Criminalità: Trentino, rinnovato l'accordo contro le rapine in banca

Rinnovato l'accordo fra il Commissariato del governo e l'Associazione bancaria italiana (Abi) per la prevenzione contro le rapine in banca. Vi hanno aderito 39 istituti di credito del Trentino, circa il 90% del totale



TRENTO. Rinnovato l'accordo fra il Commissariato del governo di Trento e l'Associazione bancaria italiana (Abi) per la prevenzione contro le rapine in banca in Trentino.

Vi hanno aderito 39 istituti di credito del Trentino, circa il 90% del totale. Il protocollo d'intesa, siglato per la prima volta nel 2008, ha come obiettivo di mettere a confronto banche e forze dell'ordine sugli aspetti della prevenzione e della repressione della criminalità in banca, attraverso un più stretto rapporto di collaborazione.

Il responsabile dell'ufficio sicurezza anticrimine dell'Abi, Marco Iaconis, ha sottolineato l'importanza di rapporti sempre più stretti con le forze dell'ordine.

"Occorre comunque rafforzare i presidi che nel tempo sono più soggetti a rischio rapine rafforzando i sistemi di sicurezza". In Trentino il 92% delle banche ha un sistema di videosorveglianza, il 77% l'allarme antirapina e circa il 64% la custodia temporizzata dei valori.

Ci sono solo 0,7 rapine per 100 sportelli, mentre a livello nazionale sono 4 su 100, ha detto Iaconis. Massima soddisfazione è stata espressa dal commissario del governo, Francesco Squarcina, il quale ha sottolineato "la diminuzione marcata del numero delle rapine negli ultimi anni: nel periodo 20 maggio 2007-20 maggio 2008 erano state 20, nei tre anni successivi rispettivamente 10, 5 e 3".













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