Crac Aeroterminal, ridotta la pena ai fratelli Poletti

Colpo di scena al processo di Appello: Arrigo passa da 8 anni a 5 anni e 8 mesi



TRENTO. La Corte d'Appello di Trento ha ridotto questa sera le condanne di primo grado ai fratelli Arrigo e Ugo Poletti, gli imprenditori trentini accusati di bancarotta fraudolenta nell'ambito dell'inchiesta sul fallimento della società Aeroterminal di Venezia. Arrigo Poletti è stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione, il fratello Ugo a tre anni e sei mesi.

Il pm Pasquale Profiti aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado: otto anni per Arrigo Poletti e tre anni e dieci mesi per il fratello Ugo. Per entrambi l'accusa era di aver sopravalutato alcuni immobili poi rivenduti all'Aeroterminal per cifre fuori mercato e di essersi appropriati di 45 milioni di euro dalle casse della società lagunare.

Nel processo di primo grado, sempre celebrato a Trento, erano sfilati come testimoni fra gli altri l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari e gli ex assessori all'urbanistica del Comune di Venezia Gianfranco Vecchiato e Roberto D'Agostino. La Corte d'appello si è dichiarata incompetente circa il reato di corruzione, che passa quindi ai giudici di Venezia.

Con la sentenza di stasera ben difficilmente Arrigo Poletti tornerà in carcere, anche dopo il processo in Cassazione: ha già trascorso 13 mesi in cella e 11 agli arresti domiciliari. Attualmente è tra i pochi imputati in Italia che si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico di controllo.













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