Contro Andreatta l’ira dei dissidenti e la minaccia Tar

Merler: «Programma illegittimo, andremo in tribunale» Maggioranza inquieta: dure critiche da Castelli e Uez


di Luca Marognoli


TRENTO. Dopo l’ostruzionismo la minaccia del ricorso al Tar. Le minoranze a Palazzo Thun hanno deciso di complicare la vita del sindaco fin dall’inizio della legislatura, complice la novità dell’approvazione delle linee programmatiche. Andrea Merler (Civica Trentina) affila le armi: «L'approvazione automatica entro il 31 luglio si riferisce al documento presentato originariamente dal sindaco, non a quello emendato. Non esiste che lui si scelga quelli della maggioranza e non prenda neppure in considerazione i nostri. Sarebbe una delibera illegittima, perché in violazione del regolamento. Se il sindaco andrà avanti per la sua strada noi presenteremo ricorso al Tar, seppure con dispiacere».

Secondo il consigliere di opposizione le linee non piacciono anche a una parte della maggioranza: «Un documento vago, stigmatizzato dall'aula con interventi pesantissimi dei colleghi Uez, Castelli, Maestranzi e nell'imbarazzo del Pd, dove Bungaro e Salizzoni hanno rifiutato le presidenze di commissione. Lo stesso ha fatto il Cantiere civico non a livello di singoli ma addirittura come partito». La conclusione tratta da Merler è netta: «Dato che la politica non è in grado di decidere legittimamente, ci penserà il tribunale amministrativo».

Il capogruppo del Pd Paolo Serra ha la risposta pronta: «Il sindaco ha ridepositato le linee il 6 luglio con gli emendamenti accolti e quindi, secondo gli uffici del Comune, quello è il documento ufficiale». Procedure a parte - continua - «questo è il programma della coalizione, premiato dagli elettori: non possono esserci cambiamenti stravolgenti. Il cambio di passo si potrà chiedere fra un anno e mezzo o due. Queste sono strumentalizzazioni». Serra va al contrattacco: «Merler dovrebbe preoccuparsi dei mal di pancia in minoranza: i 5 Stelle hanno chiesto una presidenza di commissione oppure la vicepresidenza dell'urbanistica, ma non gliele vogliono dare». Le opposizioni, infatti, hanno indicato Merler per la vigilanza e i progetti europei, Festini Brosa per l'ambiente. Quanto alla maggioranza, scelti Carlin per il bilancio, Brugnara per le politiche sociali, Lombardo per l'urbanistica e Maestranzi per la cultura.













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