trasporti

Con la ferrovia da Canazei a Trento in appena un’ora

Presentato lo studio preliminare: cinque anni di lavori, costo un miliardo di euro. Quattro diverse ipotesi di tracciato attraverso le valli di Fassa, Fiemme e Cembra


di Luciano Chinetti


CAVALESE. Presentato ieri pomeriggio nell’auditorium della biblioteca comunale di Cavalese lo studio preliminare dell’ipotesi di un tracciato della ferrovia dell’Avisio da Trento a Canazei (dislivello 1.200 metri) . Si tratta peraltro, come hanno sottolineato in apertura lo stesso presidente del Bim Adige di Trento Giuseppe Negri e il presidente di vallata Armando Benedetti di uno studio preliminare di fattibilità di massima, che entro la fine di aprile sarà sottoposto all’approvazione del consiglio direttivo per poi dare il via naturalmente al progetto definitivo, che sarà poi sottoposto al vaglio della Provincia. Ad illustrarne i contenuti ai soggetti interessati, vale a dire la Comunità territoriale della valle di Fiemme, quella della valle Cembra e la comunità ladina di Fassa oltre ai maggiori comuni che hanno contribuito insieme al Bim al finanziamento dello studio (Giovo, Cembra, Cavalese Tesero, Predazzo , Moena, Pozza e Canazei ) è intervenuto per primo il professor Francesco Rossi, dell’Università di Verona coordinatore del progetto, che ha sintetizzato alcuni dati interessanti.

Lo studio di tracciato, sostenuto dal Bim dell'Adige e che conclude un lavoro preliminare di analisi di circa quattro anni, parte dalla attuale difficoltà di spostamento nelle valli di Cembra, di Fiemme e di Fassa, e soprattutto dai tempi e dai costi di trasferimento delle persone da e verso Trento, tenendo conto che le tre valli contano rispetto al totale della provincia di Trento un quarto delle presenze turistiche, un quinto dei posti letti, il 37% delle persone trasportate sugli impianti a fune, e il 16,5% di locali ed esercizi pubblici. Il flusso del traffico veicolare in valle di Fiemme in alta stagione è di 5.100 veicoli al giorno e circa 2.000 in bassa stagione: traffico che potrebbe essere di molto ridotto grazie al trasporto su rotaia. Ora per spostarsi da Penia di Canazei a Trento con mezzi pubblici ci vogliono 2 ore e 56 minuti. Ma quasi nessuno lo fa, per via dei tempi troppo lunghi.

Con l’ipotesi di tracciato della nuova ferrovia, e 6 sole stazioni intermedie (Cembra, Cavalese, Predazzo, Moena, Pozza e Canazei) il tempo verrebbe ridotto a 62 minuti. Le ipotesi del tracciato di una ferrovia lungo l’asta dell’Avisio sono ben 4: una sulla sponda orografica sinistra dell’Avisio attraverso Valfloriana, Segonzano, Albiano e Meano, fino a Trento, una sulla sponda destra per Capriana, Cembra e Lavis. Sono previste anche due varianti al tracciato in val di Fiemme: uno con il collegamento da Molina per Cavalese senza passare per Castello e uno con il passaggio da Molina, Predaia e Castello. Il costo dell’opera su tutti i 4 tracciati si aggira sul miliardo di euro, con tempi di costruzione di almeno cinque anni Ma la proposta è allettante perché potrebbero esserci 22 stazioni (ma da 62 minuti si passerebbe a 85) e tempi di percorrenza molto veloci. In tal modo si riduce drasticamente l’uso del mezzo privato. Ci sono stati poi anche gli interventi dell’ingegner Giovanni Saccà e dell’architetto Demetz Thomas, che si sono soffermati sulle stazioni dei centri più importanti e sull’integrazione dell’offerta dei servizi. Parole di soddisfazione e di plauso per lo studio sono state espresse dal rappresentante della Comunità della valle di Cembra Ermann Lorenzi, mentre l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha confermato che la Provincia intende finanziare lo studio.













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