Compro-oro, arrestato un gestore

Blitz della Guardia di Finanza: in manette un bolzanino per frode fiscale



TRENTO. Duro colpo da parte della Guardia di Finanza di Bolzano nel settore dei negozi “compro-oro”. Gli uomini delle Fiamme Gialle della compagnia del capoluogo altoatesino hanno arrestato al termine di indagini di polizia giudiziaria e tributaria un bolzanino che gestiva nove punti vendita tra Alto Adige (sette) e Trentino (due). Sull’amministratore, e su un secondo soggetto a lui collegato, pende l’accusa di un’ingente frode fiscali. Infatti è stato messo in atto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili dell’imposta evasa il cui ammontare è pari a 720.000 euro.

L’operazione potrebbe essere l’inizio per arrivare alla revoca della licenza e quindi alla chiusura definitiva degli esercizi “compro-oro”. Infatti, a carico degli indagati sono state riscontrare violazioni anche in materia di antiriciclaggio e alla normativa di pubblica sicurezza che saranno poste al vaglio delle autorità competenti.

Tre le tipologie di artificio individuate dai militari della Guardia di Finanza. La prima consisteva in attivi di vendita relativi a transazioni con privati realmente avvenute ma modificati nel loro importo. Attraverso la raccolta di dichiarazioni da parte di 430 soggetti indicati negli atti, 185 o hanno disconosciuto l’ammontare dell’importo della vendita realmente percepito, o non hanno riconosciuto come proprie le sottoscrizioni apposte nei documenti. Una seconda metodologia prevedeva il ripetuto inserimento negli atti, quali privati venditori, di soggetti stranieri, comunitari e non, spesso gravati da precedenti penali, senza fissa dimora o irreperibili. Il terzo escamotage consisteva nella stipula di atti di vendita con gli stessi soci ed amministratori delle società verificate oppure con loro familiari e parenti. Molte operazioni apparivano inverosimili soprattutto per l’ammontare delle presunte transazioni che erano spesso superiori a diverse decine di migliaia di euro. La Guardia di Finanza fa sapere che la proliferazione in Italia del fenomeno dei “compro-oro” è sempre più massiccio.













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